Giulia D’Angelo nella foto di T. Chieruzzi
rapporto tra sport e agonismo dell’Ammiraglio Roberto Baggioni ( FIV) e da un intervento sul lavoro del Ministero infrastrutture e trasporti mirato ad aggiornare la normativa sul diporto presentata dal dott. Antonello Puccini.
Roberto Pujia e Giulia D’Angelo
Il pubblico ha potuto toccare con mano che lavoro e diporto non rappresentano forme contrapposte della cultura del mare quanto piuttosto aspetti distinti e fondamentalmente complementari, attraverso gli interventi di Emiliano Parenti che ha illustrato con meravigliose immagini la ricchezza non solo manuale, ma storica e culturale di cui è intriso il restauro di imbarcazioni d’epoca. Giulia D’angelo, patron della libreria internazionale “il Mare” di Roma ha offerto una puntuale panoramica della storia, dello stato attuale, della varietà e delle luci ed ombre della editoria nautica e marina. Il clima è stato poi ravvivato da un appuntamento sempre atteso: quello con lo chef Alberto Ciarla ha intrattenuto i presenti sulle astuzie necessarie per la cucina di bordo. Mentre scorrevano sullo schermo suggestive immagini i saperi del mare si sono arricchiti degli interventi dell’ammiraglio Agostino Di Donna che ha tracciato le linee e le prospettive della straordinaria azione del C.I.R.M (Centro internazionale radio medico) un’organizzazione senza scopo di lucro votata alla assistenza medica a distanza degli uomini in mare.Tullio Picciolini e Roberto Pujia
Infine il preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università Roma Tre Prof. Paolo Mele ha illustrato la struttura del Master “Professioni della nautica da diporto” recentemente istituito ed aperto a laureati di primo livello che vogliono fare del loro amore per il mare una vera professione. La manifestazione si è chiusa con un intervento del C.te Scotto di Santillo che ha ricordato con riferimenti storici e filosofici la pervasività materiale, fisica e culturale del mare nella vita degli uomini e le parole dell’ammiraglio Marcello De Donno, presidente nazionale della LNI che con la consueta abilità ha tracciato un bilancio ovviamente provvisorio del contributo che la Lega navale italiana ha dato e continua a dare, rinnovando costantemente i modi e i temi del suo intervento, alla cultura del mare. (R. Pujia)