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La linea Bersani vince otto punti che gli valgono un giro in giostra

Creato il 07 marzo 2013 da Cataruz
La linea Bersani vince otto punti che gli valgono un giro in giostra

Pierluigi Bersani vince un gettone per fare un giro in giostra. Immagino che opterà per l’autoscontro, solo questa è la giostra a lui riservata. La Direzione Nazionale del PD ha approvato gli otto punti del futuro illuso premier, punti mai letti prima nel programma del centrosinistra. Ma, si sa, anche le migliori idee possono subire delle variazioni, se questo porta a fare un giro nella giostra parlamentare.

Autoscontro, dicevo, perché di scontro si tratta e l’incognita grillina è sempre più alla portata del buon Bersani. Però, qualche mal di pancia lo ha pure in casa. Renzi se ne va senza sbattere la porta e senza profferire parola mentre il baffettino D’Alema, eminentissimo principe della Chiesa pidiessina, rilancia un governissimo con il PDL senza il cavaliere di torno. Un salvagente che Bersani non coglie, convinto che ce la può fare. Intanto il M5S pubblica sul sito, in aperta trasparenza, i dieci punti di convergenza “vera”, tra l’altro presi a caso, che il PD ha con il PDL (e con Monti):

  1. entrambi vogliono la TAV
  2. entrambi sono per il MES
  3. entrambi per il Fiscal Compact
  4. entrambi per il pareggio di bilancio
  5. entrambi per le “missioni di pace”
  6. entrambi per l’acquisto degli F-35
  7. entrambi per lo smantellamento dell’art.18
  8. entrambi per la perdita della sovranità monetaria
  9. entrambi per il finanziamento della scuola privata
  10. entrambi per i rimborsi elettorali.

Ma a Bersani l’idea di rimettersi assieme ai pidiellini non va giù, lui dice che chiederà il voto di fiducia in Parlamento ed è convinto di farcela, che gli verrà dato il modo di governare.

Se io fossi il PDL voterei la fiducia a Bersani, strategicamente lo farei partire attendendo che sbatta il naso così rovinosamente da diventare lui stesso il nuovo Monti 2, cioè al 7%.

Ma Napolitano è uno statista serio, non è meschino come me e a Bersani darà il gettone per l’autoscontro. Fatto il giretto, tornerà da Re Giorgio tutto ammaccato e pure smacchiato. A quel punto Napolitano vince ancora una volta e farà quello che ha imparato a essere nell’ultimo anno e mezzo: il capo dei capi. Con Monti gli è riuscito, anche se poi non gli ha dato grandi soddisfazioni in quanto il prof se ne è andato per la sua strada. Ora, però, starà più attento.

Nel frattempo la Borsa sale e lo Spread scende, altro mistero tutto italiano, o una perfida bugia ormai di uso comune per fare paura a noi poveri stolti.

Nel frattempo sono in molti che accusano i parlamentari M5S di non essere responsabili, ma a nessuno è venuto in mente che i 5stellini sono la terza forza politica del Parlamento, non la prima e nemmeno la seconda.

Il M5S è ormai usato un po’ come il babau per i bimbi.


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