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La luce

Creato il 10 maggio 2011 da Lanta
Caro diario,
ieri ti chiesi dove fosse la verità. E, più che chiederlo a te, me lo sono autochiesto riformulando correttamente la domanda. Ogni giorno che passa, tuttavia, la situazione va sempre più complicandosi: il mondo attorno a me si sgretola, le pareti che prima sembravano solide cedono e si accartocciano. Il punto è che io non sono fuori ad osservare tutto questo, sono all'interno di questa barca che affonda. Se fossi un bravo capitano dovrei affondare con la barca. Eppure io non sono il capitano, non reggo le redini di tutto quello che mi succede. Se fossi stato io a scegliere, sicuramente tutto questo non sarebbe successo. Io sono un semplice timoniere, che prende gli ordini e li esegue per qualche entità superiore (il caso, come si ipotizzava nel post precedente?) e che viene influenzato da terzi. Eppure dentro questa barca che affonda io ci sono, e sono impotente di fronte ai cambiamenti. Dal buio della prigionia di una stanza chiusa, senza finestre, a causa del crollo ora vedo la luce e mi acceca. Forse è questo il punto.
Rimasto in prigionia per tutti questi anni, ora finalmente scopro che c'è un mondo fuori, un qualcosa di diverso dalla monotonia del nero. Potrei partire ed esplorare questo mondo, o potrebbe essere un semplice miraggio. Qui è solo questione di coraggio. Ed il coraggio a me manca.
PS: in ogni caso, che sia la barca ad affondare o le pareti a cedere e venirmi addosso, mi faccio male.

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