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“La mafia non è invincibile, è un fenomeno umano e come tale ha avuto un inizio, e avrà una fine”

Creato il 23 maggio 2012 da Cuoredilattice @cuoredilattice

A vent’anni dalla strage di Capaci, mi sembra che l’Italia sia soffocata da una massa cupa di cinismo e sfiducia nella legalità. Ho letto commenti come “Giovanni, sei morto per niente”, oppure “la mafia è dappertutto”, il sottotesto: è impossibile estirparla, impossibile sconfiggerla. 

No, mi dispiace. Non è vero che la mafia è ovunque.

Non pensate che sia necessario dirlo più spesso? Non sapete a quanti siciliani (ma anche a tanti italiani) viene detto continuamente che tanto non cambierà mai nulla. Questo atteggiamento può essere etichettato come innocuo cinismo ma non lo è. è dannoso. Avvelena le menti, le fa rassegnare all’ingiustizia, alla violenza, ai soprusi della mafia. Magari a un cittadino, infettato da quest’ idea senza scampo,  la mafia fa orrore, la disprezza ma pensa sia qualcosa di normale, di connaturato alla vita, qualcosa che si deve accettare perché tanto non c’è niente da fare, sei impotente. No, non è così. La rassegnazione, il silenzio, l’accettazione sono i punti di forza della mafia. Cambiare mentalità può distruggere la roccaforte culturale fatta di omertà e terrore che la mafia ha instaurato in Italia (no, non solo in Sicilia, non solo al Sud).

Tutti gli interventi di questa mattina possono sembrare retorici, a qualcuno anche pedanti, inutili. Ma io ho visto la differenza che c’è tra un italiano rassegnato e un italiano che crede di poter cambiare le cose. La rassegnazione è complicità, il cinismo e il qualunquismo sono le armi che vi rivolgono contro la mafia e la malapolitica.   



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