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La manovra e il governo Monti? Non sono “inevitabili”

Creato il 18 dicembre 2011 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Per favore, lasciamo perdere l’equità: quello che sta avvenendo è tutto fuorché equo. Quella di Monti non è una “medicina amara”; non è nemmeno una cura: è una vera e propria tragedia, peraltro evitabilissima. Ne è convinto il professor Bruno Amoroso, prestigioso docente di economia internazionale all’Università di Roskilde in Danimarca. I problemi di cui Monti si occupa, dice Amoroso, non hanno niente a che vedere con l’urgenza della crisi, che deriva «da una gigantesca truffa dovuta allo strapotere di gruppi finanziari internazionali». E sono ancora loro i beneficiari della manovra: Italia ed Europa aiutano solo le banche, veicolo del disastro, e tagliano la capacità dello Stato di sostenere l’economia e le famiglie. (…)Parlare quindi di “equità” della manovra di Mario Monti «non ha senso», secondo Bruno Amoroso: non ci può essere equità se si lascia immutata la situazione esistente dopo la crisi e si chiede a tutti di contribuire; al contrario, bisognerebbe «introdurre misure che modifichino la distribuzione esistente, neutralizzando i gruppi sociali dannosi al bene comune». Per l’economista dell’università di Roskilde, «la cosa più grave della situazione attuale è che il governo Monti appare “inevitabile” ed “equo” perché non esiste una alternativa né di governo né di politiche, e su questo il Pd e le altre opposizioni dovranno molto presto dar conto ai cittadini».

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