La manovra finanziaria di Monti passa al Senato

La manovra finanziaria varata dal Governo Monti ottiene la fiducia del Senato.

Dopo giornate di accese discussioni politiche che hanno visto la Lega contestare duramente Monti al Senato e con il duro richiamo di Schifani che ha bollato la protesta in aula dei leghisti come uno scempio verso il Parlamento, il Senato approva la manovra finanziaria di Monti.

Nei prossimi due anni si conta di far confluire nelle casse dello Stato 39,7 miliardi di euro, 21 destinati alla riduzione del debito pubblico e la restante parte impiegata per le spese urgenti e per gli interventi a sostegno dell’economia.

Gli introiti maggiori saranno recepiti con le accise sui carburanti, la reintroduzione dell’Ici e sul bollo relativo alle attività finanziarie e ai conto correnti.

Il decreto salva Italia quindi, diviene legge a tutti gli effetti con buona pace delle serrate critiche della Camusso e di vari esponenti politici che poi in sostanza, salvo alcune eccezioni come la Lega e l’Italia dei Valori, hanno votato compatte la manovra che produrrà dei disagi economici e sociali nella vita delle persone, ma che ridurrà il debito pubblico italiano.