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La memoria del cuore

Creato il 06 agosto 2012 da Misterjamesford
La memoria del cuoreRegia: Michael SucsyOrigine: UsaAnno: 2012Durata: 104'
La trama (con parole mie): Paige è una ragazza altolocata fuggita da genitori troppo opprimenti ed una storia che rischiava di diventare altrettanto triste, reinventatasi artista una volta rinunciato alla facoltà di legge e convolata a nozze con Leo, primo ed unico grande amore della sua vita.
A seguito di un incidente d'auto, Paige perde parzialmente la memoria, rimuovendo i cinque anni che la portarono alla rottura con i suoi e all'incontro con il marito.
Leo si ritrova così costretto a dover combattere per non perdere quella che era sua moglie e cercare di riconquistarla da zero, sperando che il ritorno al passato di Paige non sia troppo per un giovane proprietario di uno studio di registrazione che vive di sogni ed ironia tutti pane e salame.
La memoria del cuore
So che cosa state pensando: quanto diavolo deve aver bevuto il vecchio Ford per propinare un voto tutto sommato discreto ad un film romantico che pare fatto apposta per qualche casalinga disperata o per il Cucciolo Eroico?
La prima risposta è: sempre troppo poco, purtroppo.
L'hangover è una brutta bestia, ed il lavoro e gli allenamenti mattutini del giorno dopo sempre incombenti.
La seconda è: The vow - bel titolo come di consueto snaturato dall'adattamento made in Terra dei cachi - non è così male come potrebbe sembrare.
Ispirato a fatti realmente accaduti e nonostante la presenza di uno dei più inespressivi tra i protetti fordiani - quel Channing Tatum dell'ancora indimenticato Guida per riconoscere i tuoi santi -, La memoria del cuore è la tipica - ma solida - commedia romantica perfetta per una serata di coppia dal giusto equilibrio tra le normalmente più sentimentali richieste femminili a quelle di spessore decisamente più ridotto maschili, un sapiente - e furbo - mix tra dramma e amore in grado di accontentare tutti pur non rischiando - ed osando - quasi nulla.
In questo senso, scomodando paragoni qui al Saloon importantissimi ed altri meno significativi - ma ugualmente piacevoli -, il lavoro di Michael Sucsy è riuscito almeno in parte a riportarmi alla mente due pellicole già cult per il genere come Zack&Miri e Amici di letto, scorrendo via piacevolmente senza mai apparire eccessivo e smielato come temevo sarebbe stato.
Certo, non siamo di fronte ad un film tanto convincente da considerarsi una pietra miliare - neppure nell'ambito delle commedie romantiche -, ma l'idea di fondo ed ispirazione della pellicola funziona ed è sfruttata senza particolari sbavature, riuscendo anche a stimolare riflessioni profonde nel caso in cui ci si trovi a guardarlo con la propria metà - e parlo di storie serie, non valgono quelle o quelli cui mostrerete questo film solo per portaveli a letto una volta! -: in fondo, dover ricominciare da zero con la persona amata - che poi potrebbe essere anche quella che conoscete più a fondo - senza che lei vi riconosca o abbia la memoria di uno qualsiasi dei ricordi che hanno costruito il vostro legame è senza dubbio una delle sfide emotivamente più difficili da affrontare sul terreno già abbastanza minato delle relazioni di coppia, e pellicole che hanno fatto la storia recente della settima arte - Se mi lasci ti cancello su tutte - hanno ricavato da scenari di questo tipo alcuni momenti assolutamente magici che dallo schermo finiscono dritti al cuore dello spettatore.
Le ambizioni di Sucsy non sono certamente le stesse di Gondry, eppure l'intera vicenda è narrata con semplicità ed appare priva di quella ruffianeria da film di San Valentino tipica di prodotti di questo tipo in grado, normalmente, di stuzzicare le mie bottigliate quasi quanto i presunti filmoni da bravi fighetti radical chic: anzi, l'intero lavoro pare molto simile nel suo approccio a quello di Leo, un tipo pane e salame di quelli che tanto funzionano qui al saloon e che saranno sempre benvoluti per ogni cazzotto ben assestato a qualche ex fidanzato uscito dritto dritto dalla versione yuppie di Wall Street.
MrFord
"I've been looking so long at these pictures of you
and I almost believe that they're real
I've been living so long with my pictures of you
that I almost believe that the pictures are
all I can feel."
The Cure - "Pictures of you" -
 

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