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La Mercedes applicherà gli ordini di squadra anche in futuro, se necessario

Da F1news @F1Newsinfo

Hamilton_Rosberg_GPMalesia_2013 (1)La Mercedes ha chiarito che non esiterà ad applicare gli ordini di squadra nel caso in cui la situazione lo richieda. Dopo il GP della Malesia Niki Lauda, presidente non esecutivo del team aveva espresso la propria critica sulla scelta di Ross Brawn di congelare le posizioni tra i propri piloti impedendo cosi a Rosberg di attaccare Hamilton per il podio.

In Cina Ross Brawn e Toto Wolff hanno ribadito che i piloti sono liberi di correre e gareggiare tra loro, ma se le circostanze lo richiedono, il team imporrà gli ordini di squadra.

“In tutta onestà, Niki come noi vuole vedere la gara tra i piloti”, ha dichiarato Ross Brawn parlando degli ordini di squadra. “Nessuno di noi, come sportivi, vuole gli ordini di scuderia. E’ qualcosa che [accade] in rare circostanze e devo dire che è la decisione migliore per la squadra”.

“E in questi rari casi sono sicuro che arriveremo di nuovo a tali conclusioni. Ma noi vogliamo che i piloti gareggino tra loro. Non vogliamo farlo, ma ci sono momenti in cui dobbiamo guardare la situazione della squadra e dei piloti. E sono, ovviamente, felice e molto soddisfatto che questi piloti hanno capito e e rispettato la decisione che abbiamo preso [in Malesia]”.

Wolff ha continuato:

“C’è un ordine nella squadra: Ci piacerebbe vedere i nostri ragazzi in gara. Non fanno gara per noi stessi, ma ci sono le gare per gli spettatori e gli appassionati e non lo dobbiamo mai dimenticare”.

“Ma ci potrebbe essere una situazione in cui dobbiamo intervenire dal muretto dei box, [anche se] è dannoso per lo sport. Non è stato un problema tecnico, come in Malesia, in cui è stato necessario informare i piloti che c’era il rischio di [perdere] le macchine ed era necessario intervenire”.

“La seconda situazione possibile e altrettanto orribile è che alla fine della stagione, se hai la possibilità di vincere il campionato o hai un pilota nella parte superiore [della classifica] e l’altro no, dobbiamo chiederci: cosa vogliamo, per il successo della squadra, interveniamo?”

“Sono le possibili situazioni”.


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