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La mia Londra, la capitale inglese raccontata da Simonetta Agnello Hornby

Creato il 24 giugno 2014 da Delpiera @PieraVincenti

la mia londraTra autobiografa e racconto dei luoghi più amati della capitale inglese, dagli anni Sessanta a oggi, l’autrice insegue una Londra che rapida si trasforma ma mantiene le sue radici più profonde. Mentre la memoria riannoda i suoi fili, catapultata nella capitale per un soggiorno di studio per imparare l’inglese fino alla scelta definitiva di Londra come luogo della vita e di lavoro, Simonetta Agnello Hornby mette a nudo alcuni momenti cruciali della sua esistenza (il matrimonio, due figli, la professione di avvocato) e cattura l’anima “vera” della città. Un’anima che si nasconde e si svela soprattutto nelle passeggiate nei parchi, nella scoperta di piccoli musei, nelle chiese meno appariscenti, nei ristoranti etnici, nel dialogo con le comunità straniere che affollano il quartiere di Brixton dove per tanti anni ha operato il suo studio di avvocato per minori, e ancora nell’amatissima casa di una vita a Dulwich, nel monumentale quartiere di Westminster e a tu per tu con il fascino intramontabile della City.

Simonetta Agnello arriva sola a Londra nel settembre 1963 – a tre ore da Palermo, è in un altro mondo. La città le appare subito come un luogo di riti e di magie: la coda nella fila degli aliens al controllo passaporti; l’autostrada sopraelevata diventa un tappeto volante. La paura di non capire e di non essere accettata forza impietosa il passaggio dall’adolescenza alla maturità. Diventa Mrs. Hornby. Ha due figli. Tutta una vita come inglese e come siciliana. Ora Simonetta Agnello Hornby può riannodare i fili della memoria e accompagnare il lettore nei piccoli musei poco noti, a passeggio nei parchi, nella amatissima casa di Dulwich, nel fascinoso appartamento di Westminster, nella City e a Brixton, dove lei ha esercitato la professione di avvocato; al contempo, cattura l’anima della sua Londra, profondamente tollerante e democratica, che offre a gente di tutte le etnie la possibilità di lavorare. Racconto di racconti e personalissima guida alla città, questo libro è un inno a una Londra che continua a crescere e cambiare: ogni marea del Tamigi porta qualcosa o qualcuno di nuovo per farci pensare e ripensare. Gioca in tal senso un ruolo formidabile la scoperta di Samuel Johnson, un intellettuale che vi arrivò a piedi, ventisettenne, alla ricerca di lavoro; compilò il primo dizionario inglese ed è considerato il padre dell’illuminismo inglese. Johnson appare negli studi che Tomasi di Lampedusa – ancora una volta il nodo fra Londra e Palermo – dedicò alla letteratura inglese, con un suo celebre adagio che qui suona motto esistenziale, filtro di nuova esperienza: ”Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco anche di vivere”.


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