Magazine Scuola

[¯|¯] La mia mente è altrove. Mondi paralleli

Creato il 19 dicembre 2014 da Extrabyte

Riprendendo il post precedente sulla natura del linguaggio convenzionale, è facile convincersi che le unità semantiche di quest'ultimo sono "ereditate" dalla percezione dei sensi, quindi, in ultima istanza, dal mondo fenomenico. Ad esempio, se vivessimo in un mondo regolato dalla meccanica quantistica anche a livello macroscopico, tutte le sue leggi stravaganti ci apparirebbero "normali". E sarebbero proprio quelle della meccanica classica ad apparire bizzarre.


È plausibile congetturare l'esistenza di un "mondo parallelo" dove si verificherebbe tutto ciò? Ad esempio, un mondo in cui viene violato il teorema di esistenza ed unicità di un'equazione differenziale. Ciò metterebbe fine al determinismo fisico, poichè comunque viene assegnato lo stato iniziale (posizione ed impulso) di una particella, le equazioni differenziali del moto avrebbero più soluzioni (al limite, infinite). Metaforicamente, potrebbe essere proprio questa l'origine del principio di indeterminazione: particelle che provengono da altri universi in cui ogni problema di Cauchy ammette infinite soluzioni.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :