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La minoranza apre l'armadio e ritrova i suoi scheletri

Creato il 09 novembre 2011 da Ambrogio Ponzi @lucecolore



Il caso del quartiere I Gigliati 
L'interrogazione del consigliere del PD Davide Malvisi permette di fare il punto sull'annosa questione del quartiere "I Gigliati" realizzato nella sola parte residenziale.   Il progetto del quartiere “I Gigliati”  prevedeva di occupare un’area di circa 22,5 ettari a destinazione ricettiva, commerciale e direzionale oltre che residenziale. Nelle intenzioni doveva essere un quartiere dalle soluzioni innovative in quanto a verde pubblico ed aree attrezzate prevedendo al suo interno un Parco Urbano di significative dimensioni. Dotato di infrastrutture commerciali e di albergo-residence doveva quindi assicurare agli abitanti del quartiere uno standard di confort superiore a quello degli altri quartieri periferici che allora stavano per essere realizzati.
Il progetto approvato nel 2005 doveva essere portato a compimento nel 2008 dall'amministrazione comunale di centro-sinistra che allora governava la città. Poco è stato fatto e quel poco consiste in alcuni condomini che sono recentemente hanno potuto accogliere gli inquilini. La nuova Amministrazione in carica dal 2009 si è pertanto trovata ad affrontare questa difficile situazione frutto di scelte effettuate in modo malaccorto. La storia è raccontata più diffusamente alla pagina fidenza/quartiere gigliati che ha raccolto anche le voci e le rimostranze dei cittadini che avevano acquistato e, in parte pagato, appartamenti su progetto.  Nel filmato, che riprende tutto il dibattito avvenuto nel Consiglio Comunale del 7 novembre 2011, il Sindaco Mario Cantini espone in modo lineare la situazione attuale sia per quanto attiene al quartiere sia per le opere che i soggetti attuatori avrebbero dovuto realizzare in altre parti della città: parcheggio Parco Guernica e restauro dello scalone dell'ex collegio delle suore Orsoline. 
La minoranza apre l'armadio e ritrova i suoi scheletri In pratica il quartiere Gigliati alla fine occuperà tutta quella grande area verde tra la Coop-Distributore del Metano-Ferrinox fino al torrente Rovacchia (a ridosso di Coduro). Dalla grande rotatoria (c.d. dei bancali) se si guarda verso l’appennino si vede la distesa di verde che giunge ai margini del quartiere artigianale la Bionda. In mezzo si vede il viale alberato che forse farà da separazione tra la futura galleria commerciale prevista al centro della grande area e l’albergo-residence che prospetta su un laghetto. A sinistra, verso Coduro, si vede una breve strada asfaltata che fa curva: quella è l’area del famoso grande parco urbano, che doveva essere pronto nella primavera 2009 invece nemmeno l’ombra sino ad oggi.  Oggi sono pronti solo alcuni edifici residenziali dotati delle infrastrutture essenziali realizzate per iniziativa della presente amministrazione.

La minoranza apre l'armadio e ritrova i suoi scheletri

Foto di gruppo il giorno dell'inizio dei lavori. 



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