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La moda delle trilogie

Creato il 01 febbraio 2015 da Scribacchina

Quando vado a donare (sangue, of course, non reni), in un mano stringo il tesserino dell’Avis, nell’altra un libro. Perché, se non lo sapevate, andare a donare significa passare un sacco di tempo in coda tra prova emoglobina, visita medica e compagnia cantando.
Almeno, con un libro non ci si annoia.

Ieri ero in ospedale e avevo in mano il solito Kindle con la versione italiana di Vingt ans après, prosieguo de I tre moschettieri di Dumas.
Già sistemata sul lettino, l’infermiera – una simpatica fanciulla di 30 e rotti anni – mi punge con l’infernale ago, e mi fa pure un po’ male; per stemperare il dolore, inizia a farmi parlare d’altro.
Ehi, ma lì hai un libro! Cosa stai leggendo di bello?”
Sento un certo imbarazzo. Perchè, insomma, alla mia bella età e conciata come sono (leggi: tiratissima, visto che dopo andrò dritta in ufficio), dire che sto leggendo la saga dei tre moschettieri suona un po’ ridicolo.
Oh… Nulla, è una cosina simpatica… Hai presente I tre moschettieri? Ecco, sono al secondo volume”
“Ah… Ma dai? I tre moschettieri sono tre libri?… Ma pensa, credevo fosse uno solo. D’altra parte, oggi come oggi va di moda fare le trilogie: Il signore degli anelli, Tre sfumature di grigio… naturale che anche I tre moschettieri sia in tre libri”

:-|

Mentre taccio sconfortata, la fanciulla inizia a raccontarmi dell’ultimo libro che sta leggendo, Hunger Games o qualcosa del genere: una cosa noiosissima, tutta ambientata nel futuro. Fortuna che la trama di questo libro è tanto inconsistente da poter essere liquidata in due parole. E infatti, di lì a un minuto la fanciulla mi lascerà sola.

Così, mentre il mio sangue scorre dalle vene al sacchetto di plastica, apprendo che Aramis avrà un figlio dalla sua amante, e che il padrino sarà nientepopodimeno che il re di Francia; Porthos diventerà barone, così come D’Artagnan sarà capitano dei Moschettieri. Ed Athos, sia lodato Iddio, trascorrerà un intero mese in intimità con madame de Chevreuse – la sua amante di una notte nonché madre di suo figlio, il visconte di Bragelonne.

Ed ora, siccome delle trilogie me la rido, inizio senza indugio il terzo volume, titolato Il visconte di Bragelonne.

ps: ho scoperto un simpatico “plus” di wordpress, lo trovate qui a destra; è il widget di Goodreads.com (una sorta di Anobii, per chi mastica il genere). Così, d’ora in avanti, se vorrete sapere cosa sto leggendo, potrete saperlo senza neppure chiederlo.
W la privacy :-)


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