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"La Molteplicità". Ovvero Potato Pancakes

Da Labandadeibroccoli
La cosa più difficile, se si vive in una casa come la nostra  è annoiarsi. Diciamo che non c'è mai un momento in cui non abbiamo niente da fare, oddio naturalmente anche noi ci prendiamo i nostri momenti di relax, di “relax fluido”, in cui lasciamo scorrere i pensieri con le parole, seduti sul divano con la radio accesa e un bel bicchiere di vino, ma poi arriva il momento in cui bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi ai fornelli e molto molto spesso non siamo da soli, c'è sempre un po' di “sano caos” in casa nostra: qualcuno che viene per raccontare, qualcuno che viene per ascoltare, tutti vengono per mangiare e per cucinare pure. Quando si è in tanti in cucina ognuno dice la sua, ognuno ha la sua ricetta per la carbonara, per l'amatriciana (...e una sera sono venute fuori 10 ricette diverse per gli spaghetti pomodoro e basilico, per un'alchimia fantastica tra tradizione e “cucine regionali”...), quando si è tanti in cucina può essere un gran successo oppure un gran pasticcio!
Diciamo pure che casa nostra è un bel garbuglio, un gomitolo molto aggrovigliato di stili, tradizioni e convinzioni culinarie e se Calvino avesse potuto passare una serata in casa nostra ci avrebbe sicuramente consigliato di rileggere la lezione sulla “Molteplicità” che è l'ingrediente che tiene a bada il caos.
La “Molteplicità” delle "Lezioni Americane" di Calvino è quella che ordina l'infinito del reale (quando parla di Gadda), la molteplicità che raccoglie l'inafferrabile (ecco che cita Proust), che “cristallizza” il mondo (elogio allo splendido Borges) e la molteplicità che cataloga gli stili (quando chiude con Queneau). (QUI trovate tutte le "nostre" Lezioni Americane: Calvino e ricettine)
E cosa c'entra la “Molteplicità”con la nostra casa e la nostra cucina?
Avete idea del caos che può venir fuori quando un gruppo di giovani affamati, si trova in una cucina di pochi metri quadri con in dispensa solo patate, uova, cipolla, burro, zucchine e pomodorini?
Altro che caos stava per scoppiare la terza guerra mondiale!
E dunque abbiamo ordinato gli ingredienti sul tavolo, raccolto le proposte culinarie, cristallizzata l'idea e poi l'abbiamo perfezionata, scritta, catalogata, fotografata e poi PAPPATA! Naturalmente abbiamo anche brindato a Calvino!
Questa la ricetta dei POTATO PANCAKES, che è un pò frittata, un pò tortilla spagnola, un pò pancake americano...6 patate di media grandezza grattugiate3 uova2 cucchiai di farinamezza cipolla precedentemente soffrittasale q.b.pepe a piacereIn recipente di medie dimensioni mescolate tre uova intere, con le patate grattugiate, la cipolla che avrete fatto prima soffriggere in un pò d'olio. Poi aggiungete man mano la farina e mescolate il tutto aggiungendo il sale e se volete un pò di pepe. Quando il composto sarà ben omogeneo imburrate una padella  piccola e versate un pò del composto, fate bene attenzione alla quantità, deve venir fuoi un bel pacake cicciotto, non una frittata sottile! Cuocete bene da tutti e due i lati e poi impiattate il tutto. Noi abbiamo guarnito con qualche julienne di zucchina (che avevamo in frigo già cotta) e pomodoro fresco che abbiamo fatto bollire qualche minuto in acqua calda e poi pelato e privato dei semi condito con poco olio e sale, ma potete lasciarli in "purezza" o guarnirli con quello che più vi piace (pancetta tagliata sottile era stato un altro suggerimenti, ma non c'era nel nostro "frigo delle meraviglie").Con questa ricetta RIpartecipiamo alla raccolta  "Un uovo per amico" di notedicioccolato

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