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La NBA compra gli Hornets: conflitto d’interessi?

Creato il 18 dicembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

cp3C’è crisi! E non lo dice soltanto Bugo in una delle sue ultime canzoni più riuscite. A dirlo è anche l’NBA e ancora di più il suo Commissioner David Stern che in questo momento storico ha le mani piene tra lockout prossimi venturi e franchigie in semi bancarotta alla ricerca di nuovi acquirenti o nuove piazze.
Se della possibile serrata dei proprietari abbiamo già parlato qualche giorno fa, oggi cerchiamo di fare chiarezza su l’ennesima grana toccata all’avvocato newyorkese padre-padrone della Lega più bella del mondo: i New Orleans Hornets! La squadra sta viaggiando a buoni livelli, 14-10 il record dopo un ottimo inizio, ma negli ultimi giorni le notizie arrivate dall’alto hanno creato qualche problema anche all’interno dello spogliatoio e i giocatori sembrano risentire del caos nato attorno alla proprietà della franchigia.

Ma facciamo un passo indietro: George Shinn, proprietario di maggioranza della squadra ha chiaramento detto alla Lega di non riuscire più a farcela a gestire il bilancio e di aver contratto anche alcuni debiti, e quindi di voler cedere la franchigia al più presto al primo offerente, anche in caso di offerta più bassa rispetto al vero valore (circa 300 milioni di dollari). A questo punto Stern è intervenuto e per scongiurare un altro caso Bobcats, quando Michael Jordan con un colpo da maestro aveva acquistato la franchigia molto al di sotto del suo valore a causa dei grossi debiti contratti dal precedente proprietario. E come ha risolto il tutto Stern? “Commissariando” la franchigia e facendola diventare di proprietà della NBA! Così facendo un personaggio incaricato da lui dovrà gestire la cessione al miglior offerente così da non svalutarla, e alcune persone interessate si sono già fatte avanti.
A partire da uno dei soci di minoranza di Shinn, Gary Chouest, ma anche altri imprenditori di New Orleans che vorrebbero mantenere la franchigia in Lousiana come detto dal sindaco:

Il grande messaggio è: il futuro degli Hornets nella città di New Orleans è nelle nostre mani.

conferenza stampa New OrleansUn’altra possibilità sarebbe quella di spostarsi a Kansas City, da sempre città a cui il basket sta a cuore come dimostrano le scuole di college da sempre seguitissime. L’interesse da parte di qualche facoltoso imprenditore ci sarebbe e la Lega sta discutendo per capire se può essere la scelta migliore.

Ma il vero problema arriverà in caso di qualche offerta di mercato, infatti la NBA dovrà incaricare qualcuno che farà le veci del proprietario e quindi deciderà se dare il benestare o meno a qualsiasi trade (creando quindi un qualche tipo di conflitto d’interessi); Paul e West hanno già fatto intuire che tutta questa situazione non piace molto e che se dovesse arrivare un’offerta da parte di una squadra che potrebbe pensare di puntare al titolo, loro sarebbero anche ben disposti a salutare tutti e calarsi nella nuova maglia da gioco. Questo è il vero punto spinoso di tutta la faccenda perchè quando quella offerta arriverà (e siamo sicuri che fra non molto arriverà) la persona incaricata dovrà decidere cosa fare, privarsi di CP3 e quindi togliere ancora più appeal a una squadra che già non ne ha moltissimo o tenerselo stretto rischiando che il giocatore inizi a giocare con non troppa voglia.

Un bel rebus, che sommato allo spettro del lockout, siamo sicuri toglierà qualche ora di buon sonno a David Stern.


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