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La pace del cuore

Da Eleonoraely

di Padre Jacques Philippe


LA PACE DEL CUORE
Dipinto dell'esimia Artista Dona Gelsinger

LA PACE DEL CUORE
7. La buona volontà, condizione sufficiente alla pace
Possiamo anche affermare che questa buona volontà è sufficiente per mantenere il proprio cuore nella
pace, anche se, malgrado ciò, abbiamo ancora molti difetti e mancanze: « Pace in terra agli uomini di buona volontà » (testo latino della Vulgata).
In effetti, cosa ci domanda Dio, se non questa buona volontà? Cosa potrebbe pretendere di più, Lui che è un Padre buono e compassionevole, quando vede che il suo figlio desidera amarlo sopra ogni cosa, soffre di non amarlo a sufficienza ed è disposto (anche se si ritiene incapace di farlo con la propria forza) a staccarsi da tutto ciò che gli sarebbe contrario? Non sta forse a Dio stesso intervenire per portare a buon fine questi desideri che l'uomo, lasciato alle sue sole capacità, non è in grado di realizzare?
A sostegno di quanto appena detto - cioè che la buona volontà è sufficiente per renderci graditi a Dio e dunque per poter stare nella pace - ecco un episodio della vita di santa Teresa di Gesù Bambino, raccontato da sua sorella Celina:

« In una circostanza nella quale suor Teresa m'aveva mostrato tutti i miei difetti, ero triste e un po' disorientata. Eccomi tanto lontana dalla virtù - pensavo - proprio io che desideravo tanto possederla; vorrei tanto essere dolce, paziente, umile, caritatevole... Ah! non ci riuscirò mai!. Tuttavia la sera, durante la preghiera, lessi che a santa Geltrude, che aveva espresso lo stesso desiderio, nostro Signore aveva risposto: 
« In tutte le cose e al di sopra di tutto abbi buona volontà; questa sola disposizione donerà alla tua anima lo splendore e il merito speciale di tutte le virtù. Chiunque abbia buona volontà, desiderio sincero di lavorare per la mia gloria, rendermi grazie, partecipare alle mie sofferenze, amarmi e
servirmi tanto quanto le creature insieme, riceverà senza dubbio ricompense degne della mia generosità e il suo desiderio sarà talvolta più vantaggioso di quanto non lo siano, per altri, le loro buone opere ».
Molto contenta per questa buona parola - continua Celina - tutta a mio vantaggio, ne informai la nostra cara piccola Maestra (Teresa) che rincarò la dose ed aggiunse:
 « Avete letto quanto è riportato nella vita del padre Surin? Faceva un esorcismo; i demoni gli dissero: "Noi riusciamo a sopraffare tutto; non c 'è che questa cagna di buona volontà alla quale non riusciamo mai a resistere!". Ebbene, se non avete virtù, avete almeno una cagnolina che vi salverà da tutti i pericoli; consolatevi, essa vi porterà in paradiso! Ah, qual è l'anima che non desideri possedere la virtù! È la via più comune! 
Ma quanto poco numerose sono le anime che accettano di cadere e d'essere deboli, che sono contente di vedersi per terra e che gli altri le colgano sul fatto! »
 (Consigli e ricordi di sr. Geneviève).
Come risalta da questo testo, la concezione che Teresa (la più grande santa dei tempi moderni, secondo il giudizio di Papa Pio XI) aveva della perfezione non è affatto quella a cui ci viene spontaneo pensare...

(continua)

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