Magazine Eventi

La Papachristou fuori per un tweet, Χρυσή Αυγή (Alba Dorata) difende la triplista

Creato il 30 luglio 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

 

Alba Dorata  contesta l’esclusione della Papachristou per un tweet di pessimo gusto:  altro che pace olimpica. Lo spettacolo ha avuto inizio: storie di vita si intrecciano sui campi di gara di Londra, per la trentesima olimpiade dell’era moderna. Medaglie, sorrisi, autografi e le immancabili polemiche. Come quella che ha visto protagonista la bella Paraskevi (Venerdì…) Papachristou, la triplista greca esclusa dai giochi per una infelice battuta sulla sua pagina Twitter. Ma descriviamo brevemente i fatti.

Mancano poche ore all’inizio dei giochi olimpici, quando la bella ventitreenne di Atene è troppo audace nel twittare una battuta che non piace al comitato olimpico greco.

Secondo la campionessa europea U23, il cui nome è stato recentemente accostato al movimento di Nikolaos Michaloliakos Chrysi Avgy per alcuni messaggi sui social network ripresi dagli account dei politici neonazisti, le zanzare egiziane possono mangiare cibo fatto in casa, con riferimento al gran numero di immigrati presenti in Grecia e alla diffusione di un virus, denominato “del Nilo occidentale” che sta causando qualche problema di ordine sanitario.

Una battutaccia, pessima ma paragonabile a tante barzellette che in America i bianchi raccontano sui neri o che in Europa si raccontano sugli ebrei, senza per questo voler sminuire l’orrore dell’Olocausto. Persino alcuni cartoni animati trasmessi in TV sanno essere talvolta meno politically correct.

La battuta di Voula è certo di cattivo gusto, infelice e che non solletica più di tanto l’umorismo individuale ma probabilmente bisogna credere a questa  giovane e bella atleta ,che sarebbe stata una degna modella per una scultura di Mirone di Eleutere, quando dice che con quelle parole non intendeva offendere la sensibilità di chicchessia, o promuovere in alcun modo la discriminazione razziale.

La Papachristou fuori per un tweet, Χρυσή Αυγή (Alba Dorata) difende la triplista

Troppo tardi, il patatrac c’è stato ed è stato deflagrante: anni di sacrifici ed allenamenti spazzati via da centoquaranta caratteri inviati con troppa leggerezza sulla rete e l’esclusione è un provvedimento che non tarda ad arrivare perché l’atleta non incarna lo spirito olimpico.

E c’è chi non perde l’occasione per cavalcare l’onda della polemica seguita all’esclusione. In passato infatti, pare che la Papachristou abbia espresso in qualche occasione una certa vicinanza ideologica al pensiero di Ilias Kassidiaris, quel galantuomo deputato di Alba Dorata che in tv non esitò ad aggredire due deputate di sinistra, salvo poi nascondersi per due giorni per evitare l’arresto immediato.

In effetti sembra che in passato l’atleta greca ha ritwittato alcuni messaggi dell’ex parlamentare di Alba Dorata, circostanza questa che ha indotto i più a credere che la bella ateniese sia ideologicamente vicina al movimento neonazista greco che ha subito assunto una difesa “d’ufficio” dell’atleta dinanzi all’opinione pubblica ellenica ed europea. Golden Dawn contesta l’esclusione dell’atleta dai giochi, puntando l’indice verso l’unico vero razzismo in Grecia che, secondo i componenti del partito di estrema destra, sarebbe quello contro i greci. Alba Dorata attribuisce il provvedimento di esclusione alla sinistra democratica, che ha preteso ed ottenuto la squalifica di un’atleta proveniente dal luogo in cui i giochi olimpici hanno avuto origine. Tanta demagogia mista a nazionalismo di bassa fattura.

La Papachristou ha provato a dare spiegazioni su Twitter, su Facebook, sulle pagine dei quotidiani, scusandosi per il gran polverone sollevatosi a seguito di una stupida battuta. Assicura di non sostenere la discriminazione, è per l’uguaglianza. Potremmo anche crederle, ma di certo alcune leggerezze non passano inosservate in un’epoca in cui la vita sulla rete ha ormai assunto un’importanza pari quasi a quella reale.

Povera Venerdì: le auguriamo di superare in fretta la delusione e di ritornare al più presto sui campi di gara che le competono. E intanto? Col fisico che si ritrova non avrà difficoltà a trovare una passerella su cui sfilare.

Oppure potrebbe venire qui in Italia. Conosciamo un signore non tanto alto e con pochi capelli che potrebbe aiutarla a trovare lavoro. Ad una con quel fisico lì, un posto in parlamento o in un’assemblea regionale è quasi dovuto!

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :