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La Particella di Dio scoperta da macchine sannite

Creato il 05 luglio 2012 da Ilazzaro @Ilazzaro

 

La Particella di Dio scoperta da macchine sannite

La scoperta del bosone di Higgs, celebrata Urbi et Orbi, ed annunciata al Cern, ha di fatto lasciato in secondo piano una notizia che esalta le eccellenze campane. Così come i Romani svariati secoli fa, oggi, la cosiddetta particella di Dio, ha passato nuove e tecnologiche forche caudine.

Tutte le apparecchiature usate per raccogliere i dati, da parte dei tremila ricercatori del Cern, e quindi usate per certificare l'esistenza della "particella di Dio", infatti, hanno una matrice comune: essere state sviluppate dal team guidato da Pasquale Arpaia, docente di ingegneria elettronica presso l’Università del Sannio.

"[...] Dopo un breve ciclo di seminari, nel 2005 Arpaia decide di aprire l’ulteriore campagna della sua vita.Obiettivo: costruire uno strumento in grado di misurare con precisione mai raggiunta in precedenza il campo magnetico dell’acceleratore.Così, in collaborazione con l’Università del Sannio, viene sviluppato un nuovo strumento, il “Fast Digital Integrator” (Fdi), per misurare con estrema precisione il campo magnetico che confina al milionesimo di metro il flusso di particelle sparate lungo i 1600 magneti superconduttori che corredano i 27 chilometri del tunnel sotterraneo costruito tra Francia e Svizzera. Oggi al Cern lavora una squadra di ricercatori sanniti, ben 12. “Siamo alla terza generazione, di fatto nell’ambito del dottorato in Ingegneria dell’informazione abbiamo creato una sorta di filo diretto tra Benevento e Ginevra”. (fonte Il Denaro)


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