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La peggior sttimana della mia vita: primo al box office

Creato il 02 novembre 2011 da Alexis84 @Alexis84
La peggior sttimana della mia vita: primo al box office
È già in testa al box office del weekend La settimana peggiore della mia vita, diretto da Alessandro Genovesi, con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi e Alessandro Siani.
L’accoppiata Siani - De Luigi funziona molto bene e ci si augura di vederli impegnati di nuovo insieme: «Lavorare con Alessandro è stata una specie di guerra tra amici, in senso buono - rivela De Luigi - una sfida reciproca ma divertente, senza competizione: c’era un gioco di squadra sano. Anche se ci siamo divertiti molto sul set siamo stati tutti molto attenti e ligi al dovere, ieri mi è capitato di vedere uno speciale su Tognazzi in cui, tra le tante cose, diceva che alcuni registi si lamentavano di lui perché voleva entrare troppo nella scrittura di un film. Noi siamo stati molto rigorosi, certo avendo a “disposizione” Alessandro” in alcune scene abbiamo improvvisato, come nel negozio quando stiamo comprando gli abiti per l matrimonio e Alessandro fa tutta quella tirata sul cane e la nonna, ma ci siamo attenuti molto al testo». Il maggior pregio - sostiene Siani- di questo film è l’assoluta mancanza di volgarità.
Dopo “Benvenuti al Sud” ho letto molti copioni ma nessuno mi aveva convinto, questo mi è piaciuto, perché è divertente ed anche se il mio personaggio era piccolo ho potuto inserire delle piccole cose di mio». Da sottolineare le belle prove di Monica Guerritore, impegnata per la prima volta in una commedia, di Arisa e di Andrea Mingardi.
 Il film è un’opera prima, ma ha alle spalle due produttori “navigati” come Maurizio Totti e Alessandro Usai. In effetti l’idea da cui partire per girare questa opera prima è stata proprio di Totti che ha parlato a Genovesi della serie inglese della Bbc, “The worst week of my life”, perché voleva produrre una serie tv in Italia; in un secondo momento è nata l’idea di realizzare un film in cui si racconta la settimana che precede le nozze di Paolo (Fabio De Luigi) e Margherita (Cristiana Capotondi). Paolo ha quarant’anni, vive a Milano, ha un lavoro che gli piace e un amico di nome Ivano (Alessandro Siani) che gli farà anche da testimone. Margherita invece di anni ne ha trenta, fa il veterinario e si porta in dote una famiglia eccentricamente borghese che vive in un’austera villa sul lago di Como. Forse a causa della soggezione che ha nei confronti dei genitori di Margherita, e probabilmente anche per l’agitazione di dover pronunciare a breve il fatidico “sì”, fin dall’inizio della settimana Paolo entra in un vortice di tragicomici eventi.
Tutte le cose che fa per piacere ai genitori di Margherita, si trasformano in dei disastri tali da mettere seriamente in discussione lo svolgersi del matrimonio. Le situazioni diventano sempre più paradossali e, ogni volta che Paolo crede di risolvere tutto con l’aiuto dell’amico Ivano le cose peggiorano ulteriormente, in maniera decisamente clamorosa. «Il film - dice il regista - fa ridere attraverso certi meccanismi e non attraverso delle battute, che col tempo finiscono inevitabilmente con l’invecchiare: un tipo che scivola lungo la strada ti farà sempre ridere, ma se hai a disposizione dei fuoriclasse della battuta come Siani e De Luigi riesci ad indirizzarli al meglio soltanto lasciandoli liberi - per lo meno per quanto riguarda la commedia: era importante che gli attori facessero bene il loro mestiere, ma sempre aven do ben chiaro che l’obiettivo principale era raccontare una storia, ovviamente comica, e che loro dovevano essere principalmente dei personaggi tridimensionali e credibili perché si creasse una certa magia. Spero che l’umorismo viva soprattutto nella costruzione dei personaggi».
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