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La petanque

Creato il 19 agosto 2012 da Eneadiomede

Chissa perchè alle Olimpiadi non si gioca a "la Petanque"  (dal termine francese pétanque) variante del gioco delle bocce, sarà perchè è nata in Provenza...

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La prima partita ufficiale ebbe luogo nel 1907, dopo che il gioco fu inventato dai fratelli Ernest e Joseph Pitot, per permettere al loro amico Jules Lenoir di continuare a praticare le bocce nonostante i suoi reumatismi.
Il nome di "pétanque" fu attribuito al nuovo gioco nel 1910, in occasione della prima competizione ufficiale che si svolse a La Ciotat. Il termine deriva dal provenzale "ped tanco", ossia "piedi ancorati al suolo": nel gioco infatti il giocatore che lancia deve restare fermo, a differenza che nel "gioco provenzale", nel quale può prendere lo slancio.
Nel 1930 le tradizionali bocce in legno sono rimpiazzate da quelle in acciaio. L'evoluzione si deve al fabbricante Jean Blanc, del quale esiste ancora il marchio ("JB"). Nel 1955 compaiono le prime bocce del tipo "Obut".

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Tirer o pointer? Questo è il problema. Meglio colpire direttamente le bocce degli avversari o avvicinarsi lentamente al boccino? Il dilemma ha appassionato personaggi celebri, come Yves Montand e Serge Reggiani, Picasso, Henri Salvador, l' Agha Khan, Lino Ventura.

 

da Repubblica

Primo: il gioco delle bocce è il più popolare e diffuso intrattenimento d'Oltralpe, praticato saltuariamente da un francese su due, con 350 mila agonisti iscritti alla Federazione nazionale di pétanque, specialità delle bocce che si gioca a piedi fermi (appunto, ped tanca, locuzione provenzale che significa a piedi uniti e fissi).
Secondo: la prima cosa che fanno i nuovi residenti stranieri (americani, scozzesi e russi), dopo aver acquistato prestigiosi appartamenti e villette ai piedi della collina del Castello, è quella di iscriversi al Clos bouliste de la Vieille Ville, uno dei 79 club di Nizza.

Terzo: la pétanque è come il pastis, è la delizia futile dello spirito provenzale. Ed è anche uno dei simboli più amati e difesi della Costa Azzurra, quando la si vorrebbe più tradizionale che mondana, più riservata che sfacciata.

Quarto: il vero bouliste ama Jean Giono, cantore del petit monde provenzale, e adora Marcel Pagnol, scrittore e regista della trilogia cinematografica Marius, Fanny e César.
Quinto: la scena cinematografica cult è quella del comico Raimu, protagonista del film Fanny, che blocca il tram nel vecchio porto di Marsiglia il tempo necessario per il punto decisivo: "Non è un gioco, è una partita di pétanque! " replica indignato ai passeggeri che protestano, ma poi si arrendono: le bocce sono disposte sui binari, la partita non deve essere interrotta...

 


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