Magazine Maternità

La piccola calvinista.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Quando sono uscita per incontrare B., domenica, tu sei rimasta a casa con papà e hai voluto mettere tutto in ordine, così sarei stata contenta al mio ritorno.
Domenica avevamo pulito a fondo i terrazzi, cosa che si fa una volta all'anno perché è una grossa rottura di scatole, e vedendoci tutti impegnati volevi aiutarci.
Ti ho fatto pulire i vetri della porta finestra.
Lo hai fatto con l'impegno che metti sempre nelle cose a cui tieni, con lo stesso impegno che metti nel pulirti la bocca col tovagliolo, tu che fino a poco tempo fa ti pulivi la bocca con la manica, e a me dava fastidio, poi un giorno devo averti chiesto di pulirti col tovagliolo con uno sguardo particolarmente intenso e da allora non l'hai più fatto, e mi guardi con lo sguardo soddisfatto pinoleggiante mentre lo fai.
Poi hai chiesto cos'altro potevi fare per aiutarci.
Effettivamente non c'era proprio nulla da fare.
Ci sei rimasta malissimo, ti sei messa addirittura a piangere, "ho lavorato pochissimo!".
Non so chi e come ti abbia trasmesso questa passione per il fare, per il contribuire alla routine domestica, ma mi fa piacere.
Alla tua età il mio compito domestico era pettinare le frange dei tappeti.
Di tappeti ce n'erano undici, in casa, e io mi mettevo in ginocchio, a pettinarle con una spazzola rossa, di quelle di plastica. La mia spazzola districava i nodi, a volte ci trovavo una vibrissa della Chicca in mezzo o una sua unghietta.
Quando crebbi un po', mi venne affidato il carrello delle conchiglie da spolverare.
Era un carrello di ottone a tre ripiani, con una lampada a forma di ananas dorato e alcune cornici con foto sul ripiano superiore e tante, tantissime conchiglie sugli altri due ripiani.
Mi piaceva avere un compito tanto importante e delicato, togliere pazientemente ogni cornice, la lampada pesantissima, le conchiglie una ad una, stando attenta a non pungermi con alcune che erano particolarmente aguzze e a non romperle, poi togliere i ripiani di vetro, pulire l'ottone e poi il vetro stesso.
I bambini hanno un'innata passione per il Vetril: chi si occupa di marketing dovrebbe tenerne conto.
Cara Purulla, come ti ho già detto tu fai già tanto: ci fai lavorare serenamente perché ti sappiamo serena anche quando sei lontana da noi,
Quando stiamo insieme, è bello stare con te perché sei una persona fantastica.
Che altro potrei chiederti?
Lo so che vuoi fare per aiutare, ma basta essere.
Comunque sia, mi inventerò qualcosa per una prossima volta, te lo prometto.

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