Magazine Cultura

La poesia è tornata di moda

Creato il 16 novembre 2012 da Lucas

Ora che la poesia è tornata di modaper me, che poeta sono sempre stato,che ho sempre avuto del poetale physique du rôle, nonpuò che essere una buona notiziain quanto – lo si nota ancheda questi incerti versi messi a casotenuti insieme non certo da una metrica,forse solo da una specie di balbettio interiore – ho la pennasempre pronta per buttarmi nell'arena – molto più che la fava, la qualeuna volta era più pronta, più sensibile,bastava un niente per emozionarla,un refolo di vento che smuovevai capelli di lei che volentierime la prendeva in mano con costanzao anche il culo di certe signore benein carne a cui cadeva uno spicciolodal portamonete alla cassa di una coopdov'io facevo il cassiere con la laureae il capitalista di paese si meravigliavache lavorassi alla cassa, scuoteva la testacon un sorrisetto di disprezzo e io gli dissi“porcamadonna invece che al tuo cazzodi nipote dalli a me cinque miliardi”e lui non rispose, lo sventurato,e ora invece ha una certa resistenza, (parlo sempre della fava), ho fatto il tantranon mi ricordo più con chi,certo nei sogni e bisogni in cui il mioseme poetico fuoriusciva che eraun piacere – e nell'arena io di medonavo parole, pause, figure dellamente insomma, solitamentecosì come l'urgenza espressivaimpone. So che la poesia annoiatipo questa, anche se condita di turpi-loquio. Ma la poesia è di modaperché centra il bersaglio dell'essere,lo disvela, riesce, tra le sue sillabe,a dire questo è quello che hosempre desiderato: sesso teneroe avvolgente – e ora che l'ho dettoscomunicatemi, sparatemi un Bengala notturno, «come in una festa».La mia è questa, non dissimilea mettere i polpastrelli sul biancolatte della tua pelle di novembre,spogliata di sole ma non per questomeno calda.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines