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La politica ai tempi di facebook

Creato il 18 gennaio 2016 da Pruiti

indicegiuMi fa specie come tanti politicanti locali, in particolare grillini, leghisti o neo-fascisti dichiarati, si esaltino e godano del loro successo sui social-media (ma anche i media tradizionali non sapendo più fare giornalismo, fanno copia e incolla delle boiate dei social, indipendentemente dalla verità), a fronte di sparate contro questo o quello, oppure evidenziando le cose che non vanno da SEMPRE, oppure nel piccolo la buca nella strada o il furto in un box o la rottura di una caldaia a scuola.

La pubblicità e l’ostentazione morbosa dei problemi è diventata, per molti improvvisati politici, un programma elettorale, l’unico concetto da esprimere, ovvero gli altri: fanno tutti schifo! E’ facile. Non costa nulla mettere un mi piace e forse, oggi, nemmeno mettere una crocetta su una scheda elettorale, ammesso che chi vive così la sua partecipazione politica vada poi ancora fisicamente a votare.

Molto più difficile, quasi impossibile, “provare” a far funzionare le cose nonostante tutto e nonostante un sistema burocratico indecente e reticente, sia per le leggi esistenti che per la resistenza dei burocrati che le hanno pensate e le difendono alla morte.

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