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La politica di branding: elemento fondamentale delle strategie di business

Creato il 20 febbraio 2011 da Bianchi
Ogni imprenditore dovrebbe acquistare la consapevolezza che il primo prodotto da vendere è la propria marca: un’entità concettuale che riassume in sé le ragioni d'acquisto o di preferenza del target a cui ci si rivolge.Beni e servizi possono essere clonati in tempo reale dai competitor. Una marca, invece, se ben costruita e gestita, non è riproducibile.Le grandi aziende hanno sempre dato particolare rilevanza all'identità di marca, chi realmente sta spostando la sua attenzione a questo tipo di attività sono le piccole e medie imprese che, in Italia, rappresentano la stragrande maggioranza del mercato imprenditoriale.Ma come trasformare un marchio in una marca? È necessario pensare al marchio come a una persona, delinearne un esatto profilo: know how, storia, cultura, attitudini, modi di fare. Definirne, insomma, la personalità, che deve essere il punto di partenza per prendere ogni tipo di decisione strategica. La sua immagine e reputazione  va costruita verso tutti i pubblici, non solo i consumatori ma anche il pubblico interno, i dipendenti, i collaboratori, i fornitori… Sono tanti gli elementi che possono giocare un ruolo importante: lo stile della pubblicità che promuove il marchio, la forma con cui l’addetto alla vendita lo propone, l’ambientazione del punto vendita... Fondamentale, però,  è che tutti gli elementi che ruotano attorno al brand siano coerenti e perfettamente armonizzati. E che questa coerenza sia mantenuta nel tempo. Potrà, infatti, cambiare lo scenario sociale e culturale e il brand potrà avere necessità di trasformarsi, ma dovrà necessariamente restare fedele al proprio dna. Ce lo insegnano marchi più che centenari che, grazie alla loro capacità di gestione della propria identità, sono ancora attuali e di successo.

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