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La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario Argento

Creato il 12 luglio 2012 da Dejavu
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario ArgentoColpito da una conversazione tra Mara Venier e una smemorata Erica Blank a "La Vita in Diretta", del tipo "ma ti ricordi quando da giovane feci una pazza tremenda e ti pugnalai con un coltellaccio da cucina per colpa di Dario Argento?" mi misi a cercare freneticamente quando mai la Venier avesse lavorato sotto la direzione dell'indiscusso maestro mettendosi a brandire armi improprie a causa sua e soprattutto sotto l'effetto di malattie mentali.
Scoprii così i 4 episodi che il regista produsse per la Rai negli anni '70, subito dopo essere salito agli onori del cinema con la cosiddetta "trilogia degli animali".
Era per l'appunto il 1973. I tempi erano già maturi per Dario, la cui fama aveva ormai acquisito una caratura internazionale. Non altrettanto per un pubblico di spettatori ancora impreparato a digerire in prima serata scene particolarmente sanguinose e omicidi efferati, soprattutto su una rete "nazionalpopolare" quale appunto era il primo canale.
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario ArgentoLa Porta sul Buio fu quindi una sorta di compromesso, una perfetta rappresentazione del brivido epurato però dagli aspetti più granguignoleschi dei film argentiani, appena usciti vincenti dalle sale di tutto il mondo.
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario Argento4 episodi da un'ora ciascuno: Il Tram, La Bambola, Il Vicino di Casa e Testimone Oculare. Un cast curioso, con un'inedita e irriconoscibile Mara Venier agli esordi che dà fuori di matto né La Bambola e un Gianfranco D'Angelo in erba come commissario delle indagini;  con un Aldo Reggiani d'annata (papà di Primo Reggiani) che io ho semplicemente  amato quale enigmatico e inquietante dottor Casoni ne Il Gatto a Nove Code e qui, quale sposo dolce e protettivo ne Il Vicino di Casa. E poi un troppo prematuramente scomparso Enzo Cerusico, ispettore cocciuto e ironico che deve risolvere un delitto ne Il Tram.
Dario Argento di episodi ne diresse 1 (Il Tram, sotto il nome di Sirio Bernadotte) ma supervisionò l'intero progetto tanto da lasciare traccia pressoché ovunque, peggio di un assassino impreparato. Scimmiottando Hitchcock nella sua arte di introdurre le diverse storie con un cappello introduttivo, Argento interagisce inizialmente con gli attori facendosi dare un passaggio da Aldo Reggiani e Laura Belli, piuttosto che introducendo Cerusico e la sua mania accanita di fumare, per poi eclissarsi dietro le quinte a raccogliere le fila dei suoi burattini e delle loro sorti.
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario Argento
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La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario ArgentoIl Vicino di Casa racconta di una coppia (Aldo Reggiani - Laura Belli) che si trasferisce in una casa isolata sulla costa laziale dopo aver scortato Argento dalla sua auto in panne a un posto di soccorso.
Giunti nel loro primo nido d'amore con il loro bimbo appena nato, i neosposini presto scopriranno che l'inquilino del piano di sopra ha eliminato la moglie. Mentre fuggono veloci dalla scena del crimine, dimenticano un oggetto personale accanto al corpo, mettendo pericolosamente in allarme l'uxoricida.
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario Argento
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario ArgentoLa Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario ArgentoIl Tram parla di un'inchiesta con tanto di esperimento giudiziale su rotaia. Il poliziotto incaricato (Enzo Cerusico) convoca tutti coloro che la sera del delitto si trovavano a bordo del mezzo pubblico sul quale venne ritrovato il cadavere di una donna cercando di capire chi di loro, tra una fermata e l'altra, sia riuscito a delinquere in pubblico e senza essere visto.
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La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario ArgentoLa Bambola parte con l'uccisione di una modista (Erika Blanc) nella sua sartoria e introduce come potenziale sospettato un medico inquieto che si era messo a pedinarla con insistenza nelle ore precedenti.
Le attenzioni del misterioso dottore si concentreranno poi su un'altra apparente vittima (Mara Venier) fino ridurla prigioniera in casa propria. Ma sarà davvero questo il ruolo delle parti?
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario Argento
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario Argento
La Porta sul Buio: '70 mi dà tanto e si chiama Dario ArgentoTestimone Oculare è una vicenda centrata sulla scarsa attendibilità della protagonista (Marilù Tolo, allora compagna di Argento) che dice di aver visto un omicidio ma che non ha alcuna prova per dimostrarlo. Nel mentre, l'assassino comincerà a darle filo da torcere con chiamate minatorie e attentati alla sua incolumità, la cui protezione spetterà al commissario Rocchi (Glauco Onorato).
In un'Italia più semplice, dai telefoni ancora a gettone, dai filobus recanti la pubblicità del "Punt e Mes", dalle 127 a profusione, dagli anni di piombo per fortuna ancora lontani La Porta sul Buio inchiodò con le sue 4 ore abbondanti milioni di spettatori ai loro salotti, come un carosello fatto di misteri e buona recitazione. Immancabile il tocco sonoro di Giorgio Gaslini, già collaboratore di Argento prima e dopo, in Profondo Rosso. Del resto, squadra vincente non si cambia. Ma ogni tanto è bello cambiare pur tornando indietro e vedere come se la cavò Argento alle prese con pezzi da piccolo taglio e attori che ai suoi tagli sono sopravvissuti per fare ancora molta strada.

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