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La procheilia di sfinteri altisonanti: la pareidolia del lavoro come emesi esistenziale del nulla pachidermico

Creato il 05 agosto 2013 da Nefarkafka666

Se fossi una persona presuntuosa potrei pensare che qualcuno in questo periodo di assenza avrà avvertito la mia mancanza. Ma sono un cinico e se proprio devo pensare che qualcuno si sia accorto della mia latitanza non posso fare a meno di credere che avrà pensato “Lo stronzo è in ferie...â€�

Non è così. In merito alle ferie: quanto allo stronzo trovo che possa essere una definizione calzante. La realtà è che il lavoro e la conseguente frequentazione forzata con i più disparati soggetti psichiatrici mi ha assorbito più del solito, più del dovuto, più del voluto.

E la cosa è dovuta al fatto che buona parte dei referenti a cui devo render conto e i miei diretti superiori sono in ferie. E non perché la loro assenza non mi permetta di lavorare ma perché dalle dorate loro villeggiature si mantengono in contatto continuo con il sottoscritto e rompono i coglioni più di quando facciano quando sono presenti.

Ciò mi impone una domanda ferale.

Perché cazzo questi decorticati con la materia grigia abrasa anziché godersi ozi e vizi in qualche spiaggia scelgono di togliere istanti preziosi al fancazzisimo e si dedicano a ciò che sono costretti a fare per 11 mesi l'anno?

Davvero questa gente è incapace di essere l'attore principale della propria vita e l'unica cosa che riescono a fare è incarnare il ruolo che il loro lavoro impone loro?

Davvero la loro vita senza lavoro è così vuota che dopo qualche giorno di ferie vanno nel panico e non riescono a riempirla con rapporti umani, stimoli culturali o puro e semplice riposo fine a se stesso?

E soprattutto perché cazzo questa gente sembra lavorare di più quando è in vacanza che non quando è in servizio?

Davvero la loro sete di compiacere i loro superiori si traduce in questa disperazione?

Davvero delle persone che hanno studiato desiderano annichilire quel che rimane della loro intelligenza pur di essere considerati come quelli che anche in vacanza sono sempre sul pezzo?

Anche perché il loro contributo si traduce in un ritmico ragliare asinino veicolato da mail oscenamente scritte su un iPad del cazzo. Chiaramente non avendo accesso agli applicativi specifici le loro indicazioni sono vaghe, superficiali, inutili, forvianti, insensate, ridicole.

E, ripeto, tutto questo per ottenere cosa?

Per dimostrare cosa?

Non solo mi domando come faccia questo paese ad andare ancora avanti se il lavoro, motore della società, va avanti con simili imbecilli ma mi domando come non sia ancora andato completamente a puttane.

Poi mi guardo intorno, mi accorgo che a puttane ci è andato da una vita, che si è preso sifilide e gonorrea e mi rendo conto che alla fine è solo questione di tempo...



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