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La rabbia, di Marco Mantello (finalista Premio Strega 2012)

Creato il 03 agosto 2012 da Libriconsigliati
La rabbia

La rabbia

Titolo: La rabbia


Autore: Marco Mantello


Editore: transeuropa
Pagine: 203
Prezzo12,67
Pubblicazione: aprile 2012
ISBN: 978-88-7580-134-2

Valutazione Libriconsigliati: da non perdere.

Io, sappiatelo, sono diverso da mio padre. Tutta la vita di Filippo Van Sandt è una lotta volta ad affermare questa disperata speranza, questo desiderio di allontanare una somiglianza tra padre e figlio rinnegata come un’ordalia. Edipo fallito, che non ha la forza di uccidere il genitore perché odio e amore sono per lui presenti in egual misura, Filippo passa metà della sua esistenza a fuggire da suo padre Leandro, dai suoi libri e la sua casa editrice, dal suo matrimonio fallito e la sua follia dilagante, per avvicinarsi, in realtà, sempre più a tutto quello che aveva cercato di ripudiare. Sino a giungere a una simbiosi quasi assoluta.

Raffinato e brutale, poetico e perverso, il romanzo di Marco Mantello è un tragicomico “dramma” familiare al maschile che sembra riprendere appunto l’antico mito di Edipo, precipitandolo in una modernità grottesca e materialista. L’origine di questa Rabbia è antica, così com’è antico quello che Leandro chiama il “complesso di Isacco”, la voglia di un figlio di vendicare quella mano che, infiniti secoli addietro, aveva tentato di ucciderlo. E la mano di Leandro, folle e tremante, è una morsa d’acciaio da cui Filippo non vuole né può sfuggire: né la sua fuga a Berlino, lontano dal padre, né il suo tentativo di iniziare una carriera accademica, distante dalla casa editrice per cui ha lavorato il genitore, riusciranno ad andare a buon fine e da Edipo incapace di affondare la lama nel corpo di Laio, Filippo si trasformerà nell’Antigone che accompagnerà gli ultimi giorni della vita del vecchio.

La fauna umana di questa storia è varia quanto lo stile dell’autore. Intellettuali e cafoni, puttane e ministre, politici e cani: La Rabbia è una storia tutta giocata sull’equilibrio tra contrasti netti, che si riflettono nel baratro apparente che separa la ricercatezza del linguaggio mentale di Filippo e la cruda materialità con cui Marco Mantello descrive la realtà che circonda quest’uomo. Un equilibrio sottile come un filo che dev’essere afferrato durante una lettura non conciliante ma di grande fascino, simile a una carezza ricevuta da una mano ruvida, desiderata nonostante la sua irregolarità, l’irrequietezza e la follia che esprime.

Saba Ercole per Libri Consigliati

L’AUTORE

Marco Mantello è nato a Roma nel 1972. Sui racconti, saggi, interviste, poesie, sono apparsi su “Liberazione”, “Nuovi Argomenti”, “Storie”, “Una città” e sul sito web “Nazione indiana”. Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie Standards, ed. Zona. È presente nell’antologia di scrittori italiani Italville, new italian writing, Tornonto, 2005.


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