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La ragazza che sapeva troppo

Creato il 09 settembre 2010 da Robydick
La ragazza che sapeva troppo1963, Mario Bava.
E' un Cult movie per diverse ragioni. Anzitutto perché è riconosciuto come il primo thriller italiano, con palese e rispettoso richiamo al Gran Maestro Alfred Hitchcock già dal titolo.
Immediatamente sin dalle prime scene emerge il mistero, generato da una serie di fatti inspiegabili. Nora è una giovane signorina americana in vacanza a Roma. Sull'aereo in arrivo, mentre che legge un giallo, il genere di libri che l'appassiona, viene intrattenuta da un uomo, gentilissimo, che all'arrivo sarà arrestato con una valigia piena di droga.
Poi a Trinità dei Monti assisterà ad un omicidio che sembra essere una "visione" di un fatto di cronaca avvenuto 10 anni prima e che quindi non sarà oggetto di attenzioni da parte delle autorità. Sarà lei stessa ad indagare, aiutata da un (inizialmente diffidente) medico che di lei s'innamorerà, a scoprire che l'omicidio che ha visto "forse" non fu una visione, che proprio lei potrebbe essere la futura vittima. Lo spacciatore poi, che fine ha fatto e che c'entra in tutto questo?
Ho detto della trama poco e male, un po' volutamente un po' per la difficoltà di sintetizzare un film ricco di colpi di scena senza rovinare la visione a chi non lo conosce.
Il Mario Bava appassionato del genere, esperto di fotografia, esperto di pittura ed egli stesso pittore, ha creato un vero gioiello di perfezione, pur con attori non certo di grido. Voce fuori campo "alla Hitchcock", ogni tanto; uso dei suoni per caricare la tensione; esaltazione della città eterna, dei suoi monumenti e della sua storia, con riprese, quelle notturne in particolare, di ambientazione glabra ed essenziale; maniacale l'uso delle luci, come quando nel buio lentamente accendono uno sguardo od un dettaglio della scena. Tutto contribuisce fino alla fine a generare un'ambiguità che solo nel finale troverà soluzione tra vita attuale e passata, fatti veri o presunti, esperienza tangibile e sogni. Fino alla fine tutti possono essere vittime o colpevoli.
Imperdibile a mio parere, ancora oggi godibilissimo in termini assoluti!

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