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La Recensione dei Lettori: Giovi 88 per Jimmy Bobo - Bullet to the Head

Creato il 12 aprile 2013 da Frenckcinema @FrenckCinema

“Te lo do io l’anziano!”. E’ una delle prime frasi di Bullet to the Head, affermazione che racchiude magistralmente la carriera di Sylvester Stallone e in modo più ampio quest’anno cinematografico.

Perché i mitici protagonisti dei film di azione degli anni 80’ sono tornati più forti che mai: Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis e Sylvester Stallone, tutti ritornati nel ruolo di protagonista assoluto in questo 2013 dopo quella fantastica rimpatriata che è stata I Mercenari 2

jimmy bobo poster

Dopo The Last Stand e Die Hard – Un buon giorno per morire degli amici Arnold e Bruce, tocca ora a Sly Stallone presentarsi al pubblico italiano con la sua ultima fatica: Jimmy Bobo – Bullet to the Head, un film che segna anche il ritorno del grande regista Walter Hill.   La storia è molto semplice e si basa sul classico buddy-movie che Hill ci ha proposto in famose pellicole degli anni 80’ come Danko e 48 Ore, che vede protagonista l’inedita coppia killer-poliziotto ovvero Jimmy Bobo (Stallone) e Taylor Kwon (Sung Kang), improbabili alleati alla ricerca dei responsabili dell’uccisione dei rispettivi colleghi di lavoro a New Orleans.   Questa ricerca li porterà nel ben mezzo di sparatorie senza respiro, durissime scazzottate, esplosioni, scene violente e battute imperdibili per gli amanti del genere.   Ed è proprio l’improbabile coppia a rappresentare il punto forte del film: da una parte un giovane-perfettino-mingherlino-tecnologico poliziotto rispettoso della legge, dall’altra un anziano-rozzo-muscoloso-“vecchia scuola” killer con un rigido codice d’onore. Viste le premesse non poteva che uscire qualcosa di imperdibile!   Il tutto è esaltato dalla brillante regia di Hill, che dimostra di non aver perso la mano anche se non dirige un film dal 2002 (Undisputed), una regia tosta accompagnata da ambientazioni affascinanti e una colonna sonora di grande impatto.   Grazie al suo tocco ne esce fuori una sorta di action movie “artigianale”, cioè effetti speciali quasi a zero (qualche schizzo di sangue digitale) e vecchi trucchetti di una volta utilizzati con grande maestria.   Un piccolo neo alla sua regia e al film in generale sono alcune scene d’azione che, pur facendo sempre una gran bella figura, appaiono un po’ troppo mosse e confusionarie.   Il lavoro fondamentale che svolge Hill è incentrato sul protagonista, esaltando la già strepitosa interpretazione di Stallone, che dimostra di essere un signor attore (da sempre sottovalutato) e un grande caratterista oltre che a mostrare un fisico invidiabile e quasi irreale a 66 anni suonati.   La sua interpretazione dimostra che ha ancora tanto da dare e che gente come lui, Schwarzy e Willis restano diverse spanne sopra alle superstar di oggi dei film di azione.   Inoltre con grande sorpresa qui vediamo Sly in una parte molto diversa da quella solitamente interpretata in carriera: non il solito duro dal cuore buono ma un duro spietato e abbonato al carcere che di sicuro non sta dalla parte del bene, non a caso definirei Jimmy Bobo un tipo spassosamente violento.   Ma non solo Stallone, anche il resto del cast se la cava alla grande, a partire dal co-protagonista Sung Kang che si è rivelato molto ispirato e affiatato con Sly, anche se non mi sarebbe dispiaciuto vedere al suo posto Thomas Jane (inizialmente contattato per il ruolo di poliziotto), fino ai classici cattivi senza scrupoli interpretati da un simpaticissimo Christian Slater, che riempie di carisma una piccola parte, e dal sempre bravo Adewale Akinnuoye-Agbaje.   Menzione speciale per Jason Momoa, che interpreta il mercenario Keegan che fa fuori il sicario collega di Jimmy Bobo, con questa sua interpretazione ha dimostrato di essere un attore con grande personalità e dal promettente futuro.   Infatti Momoa in questo film riesce a riscattarsi dopo il disastroso remake de Conan il Barbaro, mostrandosi perfettamente a suo agio nei panni del villain principale del film e tenendo testa a Stallone fino alla fine. Inutile dire che tra i due alla fine ci saranno botte da orbi e uno scontro con le asce (!), in una scena che verrà ricordata a lungo.   Adesso prendete tutti questi ingredienti che vi ho appena detto e mescolate bene: il risultato è un film carico di azione e ironia che sembra uscito dritto dritto dagli anni 80’, calato in un’atmosfera moderna ma con una fortissima anima “vecchio stile”, che non può mancare per i fan dei film di azione duri e puri di una volta.   Film che purtroppo oggi si fanno sempre più di rado, e che non hanno il successo che meritano…   VOTO: 8   Di Giovi 88

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