Eccomi qui dunque nuovamente ad arrabattarmi su 'sto tablet benedetto che coi miei ditoni, tocco sempre nel punto sbagliato e sparisce tutto e devo ricominciare da capo. Accidenti che fatica e poi questi francesi che la fanno così difficile per farmi connettere senza pagare. Lo so che sono pretenzioso, ma l'anziano è incline alla lamentosità e quindi, abbiate pazienza e lasciatemi fare. Avrete certamente capito che oggi sto cercando di allungare il brodo e anche piuttosto velocemente perché la spiaggia mi aspetta e oltretutto oggi pomeriggio dovrei anche raschiare la ruggine della ringhiera prima di dare il colore. Ma non credo che sia come la Giovanna della pubblicità di Saratoga che si diverte e in più non raschia neanche. Comunque prometto che quando, vivaddio, avrò finito, me ne andrò via sculettando, anche se credo che l'effetto non sarà lo stesso. D'altra parte l'operazione non è più procrastinabile. L'ho capito non appena ho vosto mia moglie che, senza profferire parola, sono tre anni che continua a far notare, parlando in terza persona, che bisognerebbe dare una mano al balcone, ha preso in mano un pezzo di carta vetrata e ha cominciato a grattare la ringhiera del balcone con foga, mentre io, imperturbabilmente, facendo finta di non sentire il grat-grat, tentavo, disperato, di concentrarmi per finire un sudoku 16x16. Messaggio subliminale? Fatto sta che il gentilissimo vicino del piano di sopra, che si è preso a pietà, spinto dalla moglie, evidentemente solidale, è subito corso giù per prestarmi l'apposita machinetta vibrante raschiatutto. Lui è un bricoleur coi fiocchi, come il mio amico Pierangelo e ha a disposizione qualunque strumento per qualsiasi lavoro. Solo che adesso che mi ha dato il marchingegno, il lavoro tocca farlo davvero. Vuol dire che al ritorno dalla spiaggia, invece di andare a comprare la baguette e il camembert, andrò a procurarmi
la vernice. A pochi metri da casa c'è uno di quegli orrendi posti dove vendono qualunque cosa ti venga in mente per tagliare, legare, costruire, giardinare, verniciare e anche tutte quelle altre cose che neanche mi vengono in mente nella mia galleria degli orrori, la serie degli incubi dei lavoretti da fare in casa. Tra i corridoi strettissimi si aggira una fauna di uomini che rimirano ogni attrezzo con occhi sognanti, confrontandone le prestazioni e l'ergonomia. Assolutamente incomprensibile. Comunque vi farò sapere adesso lasciatemi andare al caldo abbraccio dell'onda.