Il team Red Bull ha deciso di fare delle modifiche immediate alle procedure di pit stop per evitare episodi gravi come quello accaduto al Nurburgring.
Durante il primo pit stop di Mark Webber una ruota è andata a colpire un cameraman che ha riportato diverse fratture.
L’incidente ha portato la FIA a vietare la presenza degli operatori TV in pitlane durante le qualifiche e la gara, ma la FOM in una nota emessa ieri ha bandito le TV anche durante le sessioni di prove libere.
La Red Bull ha dato un esauriente spiegazione dell’accaduto alla FIA che l’ha poi condivisa con tutti i team per evitare una ripetizione futura.
Durante il pit stop di Webber, l’addetto alla posteriore desta ha avuto difficoltà di inserimento del dado che fissa il cerchione al mozzo. Immediatamente ha deciso di posizionare la pistola in modalità “annulla”, ma con un livello di coppia troppo elevato rispetto a quanto previsto, la pistola è scivolata dalle mani del meccanico mentre cercava di rimuovere il dado ruota.
Questo slittamento ha portato il grilletto della pistola sulla modalità “go”, una funzione che i meccanici selezionano solo dopo aver concluso l’avvitamento del dado.
A questo punto l’addetto al sollevamento, ottenuto l’ok di tutti i meccanici, ha posato a terra la vettura per farla ripartire. Poco dopo è accaduto quanto visto in Tv, la ruota che si sfila e va a colpire il cameraman Paul Allen.
Per evitare problemi futuri, la Red Bull ha dichiarato che rivedrà il design delle proprie pistole per evitare che in caso di scivolamento della stessa, ci sia la possibilità di attivare la modalità “go”.
Allo stesso tempo d’ora in avanti, in caso di problemi al pit stop la vettura non verrà rimessa in pista se non c’è un chiaro segnale da parte dei meccanici addetti alle pistole.