di Iannozzi Giuseppe
“Il male naturale” di Giulio Mozzi fu pubblicato nel 1998 da Mondadori, ma presto sparì dagli scaffali delle librerie. Contro l’autore e l’editore il leghista Oreste Rossi. L’editore aveva pubblicato sul sito un racconto breve dal titolo “Amore”, un racconto che racconta un episodio di pedofilia fra un bambino e un uomo. Ci fu una interrogazione parlamentare e alla fine il libro sparì dalle librerie. Ieri era proibito affrontare certi argomenti, e in verità lo è anche oggi: c’è ancora chi nella sua rozza ignoranza crede che esistano libri morali e immorali, anziché libri scritti o bene o male.
“Il male naturale” è un libro scritto bene, a tratti commovente, per fortuna ancora lontano da quel minimalismo che in tempi piuttosto recenti ha annacquato la scrittura di Mozzi.
“Il male naturale” è una raccolta di racconti che affrontano la vita, la morte, il male della vita, la redenzione. Mozzi esplora il corpo umano, la cattedrale di bellezza che è, ma anche la sua fragilità: tutti i personaggi coinvolti nei tredici racconti o amano o odiano il loro proprio corpo, che se sa dare piacere all’anima che lo abita gli sa anche portare dolore. Come spiega Demetrio Paolin nello scritto, che accompagna questa nuova edizione del libro, “il cuore della fenomenologia del male
in Mozzi e in questo libro, in particolare” è “da ricercare nella Scrittura e in particolare nella Lettera ai Romani di Paolo”. Demetrio Paolin insiste sulla parte conclusiva del capitolo 7: “Sappiamo che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. Io non riesco a capire neppure ciò: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne non abita il bene: c’è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio”. I personaggi de “Il male naturale” di Giulio Mozzi non sono in grado di fare il bene che vorrebbero, compiono invece il male talvolta in maniera autolesionistica.
Prendendo a prestito la saggezza di Wilde possiamo noi dire che Giulio Mozzi con “Il male naturale” indica all’umanità l’”amore che non osa dire il suo nome in questo secolo”. E non è di certo poco.
Il male naturale – Giulio Mozzi – Laurana editore – Rimmel (narrativa italiana) - pp. 224 – € 15,50
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