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"La ricamatrice di segreti" di Kate Alcott

Creato il 01 agosto 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Gabriella Parisi

Pubblicato per commemorare il centenario dall’affondamento del Titanic, avvenuto nella notte fra il 14 e il 15 aprile del 1912, La Ricamatrice di Segreti di Kate Alcott ricostruisce la sfortunata traversata della nave passeggeri britannica e l’inchiesta che ne conseguì, lasciando molti aloni di mistero riguardo alle operazioni di salvataggio. ricamatrice segreti Autore: Kate Alcott Titolo: La ricamatrice di segreti Titolo originale: The Dressmaker Traduzione di Roberta Zuppet Casa Editrice: Tre60 Pagine: 384 Prezzo: € 9,90 Data pubblicazione: Marzo 2012 Trama: Oceano Atlantico, 14 aprile 1912. È stata una bugia il biglietto che ha permesso a Tess di salire sulla nave più lussuosa del mondo, diretta in America: stanca di passare le giornate a cucire per pochi spiccioli e dotata di uno straordinario talento come ricamatrice, la ragazza ha trovato il coraggio di avvicinare Lady Lucile Duff Gordon e, mentendo sulla propria identità e sul proprio passato, ha convinto la celebre stilista ad assumerla come cameriera personale. Adesso, davanti a lei, si apre un mondo che sembra uscito da una fiaba: saloni maestosi, tavole imbandite, cabine sfarzose e, soprattutto, sontuosi abiti di velluto cangiante, pizzi raffinati, sete pregiate… Eppure, in quei pochi giorni di viaggio, non sono soltanto la magnificenza e la ricchezza a stupire Tess; ben più sconvolgenti, infatti, sono gli sguardi e le parole di Jim, l’umile mozzo che ha fatto breccia nel suo cuore. Proprio come, di lì a poco, un iceberg farà breccia nell’«inaffondabile» Titanic… New York, 18 aprile 1912. Giunti negli Stati Uniti, i sopravvissuti al naufragio del Titanic vengono accolti come eroi. Presto, però, l’ombra del sospetto oscura proprio la stella di Lady Duff Gordon, accusata da un giornale scandalistico di aver corrotto gli ufficiali di bordo pur di salire su una delle poche scialuppe di salvataggio. E, quando scoprirà chi è la fonte di quella notizia, Tess sarà costretta a una scelta drammatica: proteggere la sua benefattrice o combattere al fianco del suo grande amore… Leggi un estratto dal libro 

RECENSIONE ricamatrice segreti Tutti abbiamo davanti agli occhi le scene del film di James Cameron del 1997 con Jack e Rose (DiCaprio e Winslet) a prua del Titanic, la storia d’amore fra la giovane che viaggia in prima classe e il ragazzo della terza. 

La Ricamatrice di Segreti è tutta un’altra storia. I quattro giorni e mezzo a bordo della nave costituiscono una piccolissima parte del libro, sebbene la protagonista, Tess Cooper, abbia modo in questo breve lasso di tempo di affascinare ben due uomini: il giovane mozzo, Jim Bonney e il milionario Jack Bremerton. Eppure chi è questa Tess Cooper? Proveniente dalla campagna inglese e da una famiglia numerosissima, Tess ha una dote: sa cucire e ricamare come poche. La sua famiglia l’ha dovuta mandare a servizio e Tess viene sfruttata dalla padrona per le sue doti. Ma Tess vuole di più: vuole dimostrare quel che vale; inoltre la sua natura ribelle poco si confà a una giovane cameriera. Per un colpo di fortuna, Tess incontra sul molo di Cherbourg — mentre si sta imbarcando sul Titanic — proprio il suo idolo, Lady Lucile Duff Gordon, una delle più importanti creatrici di moda del mondo all’epoca. A corto di personale, Lady Lucile la assume su due piedi, portandola con sé nello sfortunato viaggio verso New York, dove la stilista deve preparare un’importantissima sfilata.

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Lady Lucy Duff Gordon

A bordo del Titanic Tess sarà affascinata dal lusso, ma mai intimorita: la giovane è molto sicura di sé, forse anche un po’ arrogante, nonostante le sue umili origini. Ma ben presto la nostra eroina, tutti i passeggeri e l’equipaggio della nave dovranno fronteggiare i terribili momenti di panico susseguenti all’urto con l’iceberg. Molte delle scene del film di Cameron ci vengono risparmiate, perché Tess riuscirà a salire quasi subito su una scialuppa di salvataggio, separata dai Duff Gordon, che occuperanno la famigerata scialuppa numero 1. I superstiti arrivano a New York, dove vengono accolti come eroi, ma ben presto emergeranno numerosi episodi oscuri inerenti a ciò che accadde da quando il Titanic cozzò contro l’iceberg fino all’arrivo dei superstiti sul Carpathia, la nave che effettuò il salvataggio. Tutto il romanzo si intreccia, in realtà, alla cronaca dell’inchiesta che il senatore William Alden Smith condusse per appurare le cause del disastro e per verificare se si sarebbero potute salvare altre vite. Buona parte dei personaggi, infatti, sono i veri protagonisti delle cronache dell’epoca, i superstiti del Titanic, che quasi si sentirono in colpa per essere fra i 706 sopravvissuti alla sciagura. La nostra eroina, Tess, si troverà a vivere gomito a gomito con la sua datrice di lavoro, la cui carriera volse al declino proprio in seguito ai fatti che la accusarono di essere stata poco caritatevole a bordo della scialuppa numero 1, che arrivò semivuota al salvataggio del Carpathia.

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Il senatore William Alden Smith

La storia di Tess scorre parallela all’inchiesta e ai titoli sensazionalistici dei giornali, sempre pronti a puntare il dito contro chi commette anche la più lieve infrazione. In realtà ci si chiede: come si comporterebbero proprio loro, i giornalisti, in una situazione di panico totale? Cosa faremmo noi, se a essere in ballo fosse la nostra vita e quella dei nostri cari? Riusciremmo a tacitare il nostro istinto di sopravvivenza, per quanto altruisti possiamo essere? Quanti di noi sarebbero disposti a mettere la mano sul fuoco, sicuri di comportarsi da eroi e di scarificarsi in circostanze analoghe? La verità è che nessuno di noi lo sa.

«Stiamo cercando di comporre un puzzle, signorina Wade. Mancano ancora molte tessere
. Penso che ci imbatteremo in storie più eroiche di quanto creda. Ma ricordi, la natura umana non è necessariamente coraggiosa.»

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Una scialuppa di salvataggio del Titanic
(vista dal Carpathia)

Inoltre, dai risultati dell’inchiesta giungiamo a constatare una verità inalienabile: di fronte a una catastrofe grande come l’affondamento del Titanic è impossibile trovare un solo «cattivo»da accusare. Molte persone hanno una piccola dose di responsabilità, ma nessuna può essere usata come capro espiatorio per appagare il desiderio di giustizia comune. ricamatrice segreti Se dal punto di vista storico, La ricamatrice di segreti costituisce un’affascinante ricostruzione — che dà adito anche a importanti riflessioni — dal punto di vista narrativo lascia non poche perplessità. I personaggi creati dalla Alcott non riescono a essere credibili, prima fra tutte la protagonista, Tess Cooper, troppo perfetta per essere vera. Come fa un’umile ragazza della campagna inglese a essere tanto colta; a saper parlare francese, cucire e ricamare benissimo — disegnando anche i modelli — quando ai suoi tempi le ragazze nella sua condizione sociale sapevano a malapena leggere e scrivere? E anche il milionario, Jack Bremerton, che si innamora di lei dopo averla vista una sola volta nella palestra del Titanic, lascia piuttosto perplessi. Forse queste figure di donne forti, fra cui la giornalista Sarah “Pinky” Wade, che vorrebbe emulare Nellie Bly, una delle prima giornaliste investigative — notare che il soprannome di Nellie Bly era proprio “Pink” —, sono state introdotte dalla Alcott per mettere in evidenza il clima di cambiamento e il fermento suffragista di inizio secolo. Il libro si concluderà infatti proprio con la sfilata delle suffragette a Washington Square Park.

«Pensa a quante volte le donne prendono in mano la situazione quando gli uomini se la fanno sotto dalla paura. E quegli imbecilli pieni di sé non vogliono neppure concederci il diritto di voto...» «Sei suffragista?» «Certo. E lo diventerai anche tu se ti fermerai qui.»

Nonostante le sue pecche, La ricamatrice di segreti è un libro che si legge volentieri e che spinge ad approfondire la conoscenza della storia del Titanic. Un ottimo spunto per celebrare il centenario della sciagura. ricamatrice segreti L’AUTRICE Kate Alcott (pseudonimo di Patricia O’Brien) si è laureata presso la University of Oregon e, per anni, ha lavorato come giornalista a Chicago, per poi diventare inviata di politica a Washington, dove vive col marito e le quattro figlie.


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