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La ricetta Monti non funziona: gettito fiscale sotto le attese, monito della Corte dei Conti

Creato il 06 giugno 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Vengono alla luce tutte le pecche di un governo di incapaci travestiti da professori. La Corte dei Conti annota un – 3 miliardi e mezzo di euro rispetto alle previsioni per il primo quadrimestre e mette in guardia dal vampirismo fiscale che non può portarci verso la ripresaC’era da aspettarselo, ad un certo punto la gente avrebbe dovuto scegliere se pagare le tasse o continuare a mantenersi quell’unico vizio che è lecito concedersi: mangiare per sopravvivere. E ovviamente la scelta, per ragioni di sopravvivenza, non poteva non cadere su quest’ultima opzione. Del benessere chi se ne frega, tanto questa assurda crisi, provocata per lustrare alle banche i pomelli dei passamano, ha insegnato agli italiani la differenza tra indispensabile e superfluo.

Era ora che qualcuno, dotato di più autorità del docente di una università privata, mettesse l’esecutivo dinnanzi alle sue responsabilità. Ci pensa la Corte dei Conti a riprendere un governicchio capace esclusivamente di tassare i ceti meno abbienti, senza avere alcun riguardo al taglio della spesa pubblica, fatto salvo quel ridicolo esperimento della “spending review”, in cui il 95% delle email inviate al sito del governo avrà identificato nei parassiti della politica le prime spese da tagliare.Il discorso non è di quelli che richiedano specifiche competenze economiche per essere compresi: aumenti le tasse, si spende meno, l’economia è ferma, c’è sfiducia nel futuro.

L’Italia è una macchina ingolfata che non vuol saperne di ripartire, finché quell’autista brizzolato non si deciderà a togliere l’ossuto piede dalla pressione fiscale. Ma non è il peggior scenario ipotizzabile: benché da più parti si stia facendo strada l’ipotesi avversa, appare ormai inevitabile l’aumento dell’aliquota IVA per il mese di ottobre, rifilando l’ennesimo montante ad un’economia prossima a cadere

al tappeto grazie al crollo verticale dei consumi.Il governo degli incapaci non vuol proprio saperne di mettere le mani in tasca agli ultimi in grado di rispondere positivamente ad ulteriori prelievi fiscali, quei ceti più abbienti ai quali non è ancora stata imposta la famosa patrimoniale che da più parti veniva richiesta sin da ottobre.

La ricetta Monti non funziona: gettito fiscale sotto le attese, monito della Corte dei Conti

Missing in taxation: le sostanze degli italiani servono a mantenere un carrozzone Italia che ormai è ingovernabile. (foto Adn Kronos)

Ci fanno credere che né i tagli della politica, né l’imposizione di una patrimoniale servirebbero a risollevarci. Dunque? Aumentiamo le accise sulla benzina, con una manovra fiscale degna di un Master alla Agip University de Noantri.

Cresce la sfiducia verso un sistema chiuso ed inaccessibile, in cui la destra e la sinistra continuano a tenere in vita un governo che ha probabilmente il compito di alzare le tasse fino all’inverosimile, in modo da poter poi permettere ai “soliti noti”, di fare la loro brava campagna elettorale al ribasso dell’insostenibile.

Con questi presupposti è davvero improbabile che i prossimi inquilini di Palazzo Chigi possano essere pidiellini o democratici, schieramenti impegnati a ricostituire (o a costruire?) un’immagine credibile, certi che finché terranno in vita il governo delle banche non vedranno attaccare le loro prerogative.

L’Italia non ne può più: a nulla valgono i richiami alla responsabilità e al sacrificio, perché il limone è già stato spremuto all’inverosimile. Politici, tecnici, tecnici travestiti da politici: sempre i soliti parassiti, distanti anni luce dalla effettiva situazione dei rappresentati.

A nulla son valsi evidentemente i gesti di disperazione che hanno scosso pesantemente l’opinione pubblica, non c’è un volontà che voglia comprendere il disagio di un popolo che non ha la forza di ribellarsi, perché non ha nel dna la cultura della rivolta e della protesta.

Ma tirando ancora la corda, le responsabilità di un precario ordine sociale ricadranno su chi, con colpa, sta causando un disastro economico senza precedenti nel nostro paese.

Insomma, vuoi vedere che quella teoria della curva di Laffer non era proprio uno scarabocchio un foglio di carta?


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