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La Routine nel Neonato fino ai Tre Mesi:

Da Franire
Quando ho partorito Irene, mia cugina, avendo già una bambina, mi fece di regalo il libro di  Tracy Hogg "Il Linguaggio Segreto dei Neonati". Penso di non aver mai ricevuto regalo più indovinato, letto e riletto per piacere e per "dovere" mi ha insegnato tantissimo su come gestire la mia nuova vita con Irene e come aiutare le amiche e le donne che mi chiedevano consiglio.
Tra gli argomenti più interessanti rimane quello che la scrittrice chiama il Metodo E.A.S.Y. acronimo di:
  • EAT : il momento dedicato al mangiare. Personalmente ho fatto un'allattamento a richiesta ma in seguito mi sono resa conto che il tempo reale dedicato dal bebè al nutrimento non supera i 40/45 minuti per poi diventare coccola, che non è sconsigliata, ci mancherebbe, ma è bene che la mamma lo sappia. Io ero una di quelle mamme che la tenevo al seno indipendentemente dalla stretta necessità del nutrimento ma non tutte  le donne possono trovare piacevole fare la stessa esperienza.
  • ACTIVITY, il momento dedicato all'attività: per attività si intende dal momento del cambio del pannolino e del vestitino e anche il solo stare a fare versetti sulla sdraietta o guardare dalla finestra.
  • SLEEP: il momento dedicato al sonnellino o alla nanna notturna. All'inizio si parla di pisolini che andranno ad allungarsi di tempo con la crescita.
  • YOU (il momento dedicato a te stessa): finalmente ci possiamo dedicare a noi stesse anche se per poco. Mi ricordo che Irene era una di quelle bambine che ha sempre dormito molto poco tanto che è rimasta nella storia della nostra famiglia quando una volta, una delle rare volte che si era addormentata, io sgattaiolai convinta di potermi fare una doccia, invece non passarono neanche due minuti che la sentii verseggiare dalla sdraietta e io incredula pensai: "non è possibile che si sia già riposata...". Quindi i momenti per noi stesse possono variare in qualità e quantità. 
Non si tratta di avere delle ferree regole da rispettare o di avere sempre l'orologio sotto il naso ma solo di avere dei punti di riferimento per gestire la giornata e non farsi prendere dal caos che può portare l'arrivo del nostro bebè che inevitabilmente sconvolge le nostre abitudini.Quando arrivai a casa con Irene mi ricordo che la prima impressione fu il panico, della serie "adesso cosa faccio?", "come gestisco le giornate?", poi, leggendo questo libro, piano piano, cominciai a mettere un pò di ordine e mi resi conto che faceva bene anche a mia figlia. Le parlavo e le dicevo quello che avremmo fatto durante la giornata, come si sarebbe svolta: "...e adesso è l'ora di mangiare...e adesso si gioca un pochino..." etc...Lei sapeva cosa si doveva aspettare e anche io mi organizzavo meglio. Se poi un giorno faceva caldo e avendo il parco giochi vicino preferivo stare fuori per più tempo, magari mangiando una pizza, tanto meglio!Non solo, ma rispettare un'ordine logico di scansione giornaliera aiuta i genitori a riconoscere i messaggi inviati dal bebè. Inoltre se doveste rientrare presto al lavoro, per la nonna o la Baby Sitter è più facile gestire la situazione con il piccolo avendo una scaletta da rispettare. 
La Routine nel Neonato fino ai Tre Mesi:

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