Magazine Diario personale

La Sardegna vietata ai vegetariani

Da Giulia Calli @30anni_Giulia

Se un vegetariano convinto mi chiedesse se consiglio la Sardegna come destinazione per le sue vacanze, avrei un tentennamento. Il primo pensiero andrebbe al contorno vegetale con cui vengono accompagnati i piatti di carne più famosi della tradizione sarda - sedano, ravanelli, finocchi -, ma dubito che potrebbe sfamarsi con quelli. Poi va beh, ti capita la fortuna di incontrare una cuoca come mia madre che ti fa le migliori torte salate con qualsiasi ingrediente verde, e la paura passa.

Ma ad una sagra di paese, la missione verdura sarebbe impossibile da portare a termine.

L'ho realizzato ieri durante un'assolata giornata di , cosa che non succedeva da tempi immemori. Che occasione migliore quindi per escursione a Lula, un paesino dell'interno dell'Isola, 38 km a nord di Nuoro. Il bello di aver iniziato la mia avventura freelance, è che finalmente posso spostarmi con più facilità da Barcellona. Quest'anno sto inaugurando l' autunno in Sardegnaandare un po' in giro, e visitare nuovi paesini? mangiare ehm,

Perché se pensate che noi sardi siamo esperti dell'Isola e quando ci chiedete consigli su dove andare abbiamo le idee chiarissime su tutte le località meritevoli, beh, devo dirvi la verità: nel 90% dei casi non è vero.

La Sardegna è un'isola grande e costellata da una caterva di paeselli, la cui geografia molto spesso sfugge. Quindi anche noi dobbiamo mantenerci aggiornati facendo turismo interno, ogni tanto.

Per prendere la palla al balzo, ieri ho sfruttato l'iniziativa Autunno in Barbagia - Cortes Apertas (Cortili Aperti) che nasce a fine anni '90 fa con l'obiettivo di accogliere le persone nelle case storiche dei paeselli e approfittarne per organizzare grosse mangiate e (ah si!) conoscere le tradizioni e i tesori del posto.

Sovvertendo l'ordine dei pasti, la prima "corte" a cui ci siamo affidati era quella gestita da tre allegre signore che preparavano i in diretta. Poi te li porgevano, ancora bollenti e cosparsi di zucchero, in un sacchetto di carta:

La Sardegna vietata ai vegetariani

I vuvusones non sono altro che frittelle di pasta salata, il cui utilizzo può essere equiparato a quello dello gnocco fritto emiliano (si sposa da paura con prosciutto o salsiccia). Se invece vi piace dolce, una spolverata di zucchero ed è pronto. Se vi interessa la ricetta, la trovate qui.

La Sardegna vietata ai vegetariani

Dopo aver iniziato con il dolce, siamo passati al piatto forte. Qui si va dritti al punto, non ci sono stuzzichini o . I piatti si posano su tavoloni di legno coperti da tovaglie di carta bianca, le dita si devono sporcare di arrosto e del appetizers, la carne la fa subito da padronapane carasau che la accompagna, da bere un vino rosso forte.

La Sardegna vietata ai vegetariani

La preparazione delle porzioni si fa davanti a noi. Togli la carne dal fuoco, sfilala dallo spiedo, inizia a prepararla seccamente con cesoie da cucina che sembrano quelle di un giardiniere e accette da falegname.

Persone vegeto-sensibili, state alla larga. Palati carnivori, avanti tutta!

La Sardegna vietata ai vegetariani

In questo modo il pomeriggio rotola via che è una bellezza, e io finalmente mi godo la parlata locale, una scorpacciata con la famiglia, un cielo azzurro che non delude mai, qui sull'Isola, e le carezze di un cavallo bianco che si mangia il che noi non siamo riusciti a finire.

La Sardegna vietata ai vegetariani

Per il caffè (che era assolutamente necessario) ci siamo spostati in un altro paesino poco distante, quindi finite di mangiare la carne e poi avvisatemi, che vi ci porto.

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