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La schiuma dei miei giorni

Creato il 11 gennaio 2011 da Crjcrj

Immagine di Boris VianLetto d’un fiato, il tempo di un’andata e ritorno di treno e … praticamente … la mia anima si è ridotta in un mucchio di piccoli coriandoli, soffiati fuori del finestrino al suono di una dolce/amara risata, di quelle che, per intenderci, sa regalarti solo un vero amico, quando cerca di tirarti sù!
Se dovessi provare a descrivere La schiuma del giorni potrei dirvi che si tratta di un mix tra fiaba, tragedia e commedia, dove l’AMORE E’ IL PROTAGONISTA SPETTACOLARE in tutti i sensi, anche quando va a finire male, anche quando ti sfracella tutto il mondo addosso.
Tuttavia, dietro ad ogni dolore descritto, quel pazzo di Boris Vian ti dimostra come valga sempre la pena di buttarsi nelle cose, anche se non puoi impedirti di soffrire! Nella tragedia tutto infatti può sempre essere leggero: parli con le nuvole e guarisci con i fiori, pattini e parli coi topolini di casa, fai crescere armi col calore del corpo e ninfee nei polmoni … ma soprattutto … si balla lo sbircia-sbircia, esiste un pianocktail che mesce i drink a seconda delle note delle canzoni, e si ascolta Chloe arrangiata di Duke Ellington e poi ce ne si innamora…
Insomma, tra ricchezza e povertà, ci si innamora e si perde tutto, ma sempre senza recriminare sul passato o sul futuro, perchè tutto è inevitabile nella vita: il leggero e il pesantissimo, il dolcissimo, l’allegro e il tristissimo.
Bellissimo ciò che sostiene Pennac nell’intervista finale “I libri sono sempre delle bombe a scoppio ritardato. Naturalmente, si può decidere che un dato libro è sovversivo un certo anno, e allora tutti staranno attenti. Ma poi il libro prosegue la sua vita e non sappiamo quali lettori incontrerà né come verrà letto. Quindi la sua carica esplosiva può essere riattivata molti anni dopo. È questo il bello della letteratura, non si può legiferare sulla sua influenza, giacché non si è mai certi di nulla … I libri cambiano la nostra vita, solo che non sappiamo né come né quando. E ciò vale soprattutto per un romanzo come La schiuma dei giorni.”

La schiuma dei miei giorni


Tagged: Amore, Boris Vian, Duke Elligton, Jazz, Jean Paul Sartre, Musica, Raymond Queneau

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