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La Scozia di Lucia – parte VII

Creato il 19 dicembre 2012 da Auroradomeniconi

Guest bloggerDopo aver appreso quali sono le tradizioni e le principali attività della fiera agricola di Aird, proseguiamo il viaggio con Lucia alla scoperta della magia del paesaggio scozzese dirigendoci alla baia di Husinis. Nella raccolta “Scotland, my love” non poteva mancare un assaggio delle selvagge spiagge dell’Atlantico!

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Oggi siamo partiti tutti alla volta del remoto angolo di North Harris, Husinis. Poco prima di Tarbert, abbiamo svoltato a destra, su una strada quasi invisibile tanto è stretta e remota, ma portentosa nella sua essenzialità e nella forza dei suoi paesaggi: la single track road che costeggia Loch A Siar. La strada si snoda come un serpente infreddolito sulle colline sassose e ne segue il profilo sinuoso e dissestato, in mezzo a ciuffi di erbe di brughiera e di erica che ancora non è fiorita e che forma un morbido cuscino in cui le pecore affondano i loro zoccoli alla ricerca dell’erba più fresca. Da una parte della strada si snoda l’incantevole panorama dei lochs e delle isole dell’arcipelago di Harris, tra cui spicca Taransay, dal profilo aggraziato ed elegante.

La Scozia di Lucia – parte VII
La strada va su e giù e all’improvviso ci sembra di salire in cielo, che la strada finisca, ma si riapre in una vallata in cui ci sembra di dominare il mondo. Subito dopo, sempre sulla strada, un piccolo cancellino bianco, in cui la macchina passa a malapena, ci fa pensare di aver sbagliato strada, che da lì si possa entrare in una residenza privata. Tuttavia la strada prosegue e alla nostra sinistra appaiono delle cascate che portano la loro acqua nel loch sottostante, loch di acqua salata: è praticamente una baia naturale nell’oceano Atlantico. Intorno alle cascate ci sono fiori arancioni ed erica fiorita a metà, i quali colorano di  tinte vivaci lo scuro della roccia e dell’acqua marrone. Marrone non perchè sporca o piena di detriti; marrone perchè ricca di ferro e perchè scorre in terreni torbati.

Nel punto in cui l’acqua scrosciante della cascata si unisce a quella del lago, tante pinne emergono in superficie: è un banco di salmoni che vaga sotto quelle acque scure, sotto una folta coltre di nubi. Ogni tanto questi salmoni salgono in superficie con un guizzo veloce e argenteo e poi riaffondano il loro corpo argentato dentro quelle acque. La baia è sovrastata dal castello di Amhuinnsuidhe, dall’impronunciabile nome gaelico e residenza privata di snob e scortesi proprietari.

La Scozia di Lucia – parte VII
La strada prosegue e all’improvviso, dall’alto della collina, s’intravvede in lontananza una baia dai colori turchesi che contrasta fortemente col paesaggio scuro tutt’intorno. E’ la baia di Husinis, in cui si trova una spiaggia bellissima di sabbia bianca che offre il suo corpo alle acque trasparenti del mare. Pietre gelose e rifiutate dal mare, troppo bello per loro, stanno inermi ad un lato della spiaggia a piangere lacrime amare, schizzi di onde che le schiaffeggiano per la loro presunzione. Ma le pietre hanno preso la loro rivalsa: disegnano l’angolo più bello della spiaggia e uno dei più suggestivi delle Ebridi, dal mio punto di vista. Sono incantata dalla pura bellezza di quelle pietre enormi sulla spiaggia, fissate su una sabbia violetta e liscia, ricoperta da un velo di acqua trasparente, ma con sfumature viola. Più in là, una parete di roccia scura le protegge dagli sguardi indiscreti delle brughiere sovrastanti e dall’altra parte della baia, alcuni scogli danno un aspetto fiabesco e misterioso all’ambiente.

In fondo, sopra la lunga duna, uno strato di machair colora di giallo, viola e verde il bianco ghiacciato della sabbia.

Continua…

Photo Credits: Lucia Tysserand

Leggi: La Scozia di Lucia – parte I; La Scozia di Lucia – parte II; La Scozia di Lucia – parte III; La Scozia di Lucia – parte IV; La Scozia di Lucia – parte V e La Scozia di Lucia – parte VI.


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