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La Scozia per i Mondiali

Creato il 22 agosto 2011 da Rightrugby

La Scozia per i MondialiUn vecchio adagio dice che il rugby è come una partita a scacchi giocata in velocità e mettendoci il fisico. Essendo molto d'accordo, comprenderete il nostro morboso interesse agli annunci dei 30 selezionati delle nazionali mondiali che via via vanno arrivando: è come scegliere i pezzi con cui si giocherà - quanti alfieri, cavalli, torri e pedoni ... Oggi tocca alla Scozia.

Dall'alto delle due vittorie casalinghe nei warm up con Irlanda e Italia, coach Andy Robinson ha sciolto le riserve - che per sua dichiarazione non aveva, era già tutto chiaro nella sua testa.
Analogamente all'Italia di Mallett, il selezionatore anglo scozzese sta sul classico optando per il modulo 16 (avanti) - 14 (trequarti).
Partiamo da dietro: in mediana Robinson opta per l'esperienza, con Mike Blair, Chris Cusiter e Rory Lawson; confermati un esperto e un giovane all'apertura: Dan Parks e Ruaridh Jackson. Tra gli otto dietro c'è la quarta convocazione mondiale per il most capped ever Scottish player Chris Paterson, affiancato dai fratelli Sean e Rory Lamont, con Simon Danielli e Max Evans per i ruoli "larghi" e Joe Ansbro, Nick de Luca e Graeme Morrison per il centro.

Davanti Robinson fa come Martin Johnson, si copre nei piloni portandone cinque. Una scelta prudenziale ma più che giustificata, visto che si troverà in un girone che presenta i pack di Romania, Georgia, Argentina e Inghilterra (mancano Italia e Francia, poi è il mondiale di specialità). Partono Alasdair Dickinson, Allan Jacobsen, Moray Low, Geoff Cross più il risorto Eaun Murray, che ce la fa grazie alla prestazione con l'Italia, quando il suo ingresso a destra ha raddrizzato una situazione ampiamente compromessa.
Tutto il resto è standard: tre sono i tallonatori - Ross Ford, Dougie Hall e Scott Lawson; quattro i lock, forse il reparto cardine scozzese, con capitan Al Kellock, il biondo più giovane del team Richie Gray, l'esperto Nathan Hines e Jim Hamilton. Infine le cinque terze linee: le due Bees superstiti Kelly Brown e John Barclay, poi Richie Vernon, il "nuovo" Ross Rennie e il "vecchio" Alasdair Strockhosh.
Chi non ha passato il taglio sono più che altro infortunati: quelli di lungo corso come il tallonatore Fergus Thomson e l'estremo internazionale Hugo Southwell, cui s'è aggiunta l'alona "vittima" del warm up con l'Italia Nikki Walker (ma a giudicare dalla fredda reazione del coach, non so se avrebbe passato il taglio se sano); ultimo è arrivato il forfait di Johnnie Beattie, una delle Killer Bee's in terza linea, che non recupera un infortunio alla spalla. Fuori selezione anche David Denton, Robert Harley, il prop Ryan Grant, il centro Ben Cairns, l'estremo di Bath Jack Cuthbert e il mediano capitano di Edimburgo Greig Laidlaw.

In tutto ci sono 12 "novellini" (tra i quali il capitano, che non passò il taglio nel 2007), ed è selezione dominata ovviamente da giocatori di Glasgow (otto) e Edinburgh (sette) ma con ben 15 "Exiles", a sottolineare la crisi - almeno teorica - del modello a franchigie federali scozzese. E' un totale frammentato di ben 13 club di provenienza: con nove atleti "inglesi" - 4 da Gloucester, 2 Sharks, un Saracens, un Falcons, un Irish; tre "francesi" - un Castres, un Toulon, un Clermont; tre "celtici" - un Ulster, uno Scarlets, un Blues.
Le dichiarazioni di Robinson sono tutte improntate ai valori tradizionali; poco fun e festival spirit, sarà una spedizione tutta "pride and guts": "What I've seen from the squad is a tremendous team spirit, a great courage for the way they've worked together and I'm delighted to be head coach of this squad. I know they're going to go and do Scotland proud. I have no doubt about that". Tanti auguri, visto che per una volta non li abbiamo in mezzo ai piedi sulla strada degli Azzurri.


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