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La seconda stella a destra - Provato - 3DS

Creato il 23 febbraio 2016 da Intrattenimento

Se avete nostalgia dei vecchi jRPG strategici a turni, Stella Glow potrebbe essere il gioco che fa per voi...

Probabilmente molti di voi non si ricorderanno minimamente di Luminous Arc. Non possiamo biasimarvi: il primo episodio, per Nintendo DS, risale a quasi nove anni fa e dopo il secondo capitolo la serie ha smesso di arrivare sui nostri lidi, restando confinata in Giappone come tanti altri titoli dello sviluppatore Imageepoch, il quale ha sfortunatamente chiuso i battenti poco prima della release nipponica di Stella Glow. Ed è un peccato, perché è chiaro che Stella Glow, almeno nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto diventare una sorta di reboot di Luminous Arc, tant'è che tratta più o meno gli stessi temi: si parla di musica, di streghe e di divinità. Abbiamo giocato per voi la demo pubblicata sull'eShop Nintendo e, in attesa della recensione, siamo pronti a condividere le nostre prime impressioni su questo coloratissimo strategico a turni.

twittalo! Streghe, musica e fantasia in un nuovo, coloratissimo RPG strategico giapponese: Stella Glow!

Luminous Arc 2.0

La demo proposta da Atlus è piuttosto lunga, ma comprende soltanto il prologo dell'avventura, cui faranno poi seguito dieci capitoli nella versione finale: nonostante ciò, il codice di prova pone le promettenti basi della storia e rende un'idea abbastanza preliminare del sistema di combattimento strategico. La premessa è un trionfo di cliché: il protagonista del gioco si chiama Alto e vive nel villaggio di Mithra da quando la graziosa Lisette lo ha trovato nel bosco. Alto, infatti, soffre di amnesia, ma è un abile cacciatore che si dà da fare per sdebitarsi nei confronti della madre di Lisette, la quale lo ha praticamente adottato.

La seconda stella a destra
La seconda stella a destra
La vita, al villaggio, trascorre pacifica finché, un bel giorno, Alto non si imbatte in Hilda, una tenebrosa ragazza che sa cantare e usare la magia: secondo un'antica leggenda, infatti, gli uomini si erano ribellati a dio e quest'ultimo, per punirli, li aveva privati del canto. Hilda a quanto pare è una strega e sarà a lei che Alto e Lisette chiederanno aiuto per salvare un abitante del loro villaggio, misteriosamente cristallizzatosi. Quel che i nostri protagonisti non sanno, però, è che è stata proprio Hilda a lanciare il sortilegio; la strega intende riservare lo stesso trattamento al resto del villaggio, ma quando il suo sottoposto Dante cerca di sbarazzarsi di Alto e di Lisette, quest'ultima subisce un'improvvisa trasformazione e diventa una strega a sua volta. Il prologo si conclude con la ritirata di Hilda e Dante e l'arrivo di Klaus, il capitano delle guardie di Regnant: mentre Alto e Lisette pensano già a un modo per salvare il villaggio, il giovane capitano è costretto ad arrestare Lisette... ed è a questo punto che la demo si congeda con una sigla a cartoni animati che sottolinea le origini decisamente nipponiche della produzione Imageepoch. Conoscendo la storia di questa software house e la saga di Luminous Arc, siamo abbastanza sicuri che dietro tutti i cliché iniziali si celino dei retroscena interessanti, una solida mitologia e dei protagonisti caratterizzati ottimamente. Non a caso potremo approfondire il legame tra Alto e le altre streghe che si uniranno alla sua causa, sbloccando i poteri di ciascuna di esse e diversi finali incentrati sul rapporto tra il protagonista e la sua alleata preferita.

La canzone della strategia

In termini di gameplay, la demo di Stella Glow getta soltanto un po' di luce sul sistema di combattimento, proponendoci una manciata di battaglie a mo' di tutorial. Chiunque abbia giocato Luminous Arc, ma anche Final Fantasy Tactics o Tactics Ogre, si sentirà subito a casa sua, poiché Stella Glow impiega il medesimo concept: gli scontri si svolgono su delle griglie con visuale isometrica e la velocità delle singole unità schierate determina l'ordine dei loro turni, anche se l'importanza dell'azione effettuata di volta in volta stabilisce il periodo di attesa dell'unità interessata.

La seconda stella a destra
La seconda stella a destra
Ad esempio, se ci limiteremo a spostare Alto e a farlo aspettare, senza compiere nessuna azione, dovremo attendere soltanto pochi turni prima di poterlo controllare di nuovo. Al contrario, attaccando o utilizzando qualche abilità speciale, dovremo attendere un po' di più. Ogni personaggio ha una portata diversa che dipende dall'arma impugnata. Alto e Lisette brandiscono rispettivamente una spada e uno scettro, perciò possono attaccare solo le unità adiacenti, ma abbiamo visto che Dante, lo scagnozzo di Hilda, può attaccare fino a due caselle di distanza grazie alla lunghezza della sua lancia. Il sistema di combattimento è quindi molto classico e, una volta ingaggiato un nemico, il gioco ci mostra la schermaglia a distanza ravvicinata, un po' come succede in Fire Emblem: in questi casi i modelli dei personaggi appaiono molto più dettagliati anche se Stella Glow non rinuncia neppure in quei casi al character design squisitamente super deformed, nonostante le illustrazioni dei personaggi, durante i dialoghi e le sequenze animate d'intermezzo, sfoggino proporzioni più verosimili. È una scelta che può apparire bizzarra, ma che è perfettamente in linea con lo spirito di Imageepoch. Il risultato, quindi, è un comparto grafico delizioso e coloratissimo, specialmente nei primi scenari della demo, quando Alto e Lisette combattono nel bosco o nel villaggio di Mithra. Una volta ampliato il cast e guadagnata una certa libertà d'azione, il giocatore potrà dividersi tra le missioni di combattimento, che permettono di potenziare i personaggi e di proseguire nell'avventura e il tempo libero durante il quale dovrà lavorare o frequentare le streghe al fine di conoscerle meglio e stabilire un legame che rafforzi i loro poteri. Questo primo contatto con Stella Glow, insomma, ci ha lasciati abbastanza soddisfatti. L'ultimo sforzo di Imageepoch non ricorda soltanto Luminous Arc ma anche e soprattutto i jRPG strategici dei bei tempi andati: se saprà coinvolgerci come quelli, però, lo sapremo soltanto il mese prossimo.


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