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La Serbia è campione d’Europa Under 20

Creato il 20 luglio 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

I pronostici fatti prima dell’inizio degli Europei 2015 riservati alla categoria Under 20 sono stati rispettati. A Lignano a vincere è stata la Serbia battendo la Spagna per 70-64 in una finale tra due delle tre principali candidate (insieme alla Francia che però ha perso la battaglia per il terzo posto contro la Turchia) alla vittoria finale in sede di pronostico. Un successo per i serbi che ritorna dopo l’ultimo conquistato nel 2008 quando ancora però si chiamava Serbia&Montenegro.

LA FINALE

Una finale non bellissima, come spesso succede, ma intensa e con le due squadre concentrate dall’inizio alla fine. La vittoria è andata alla squadra più attrezzata e più profonda a livello di roster. Pur senza il centro titolare Tejic, infortunatosi alla mano in semifinale e costretto a restare ai box, la Serbia ha trovato altre risorse dalla panchina, giocando spesso “piccola” sfruttando la forza fisica delle sue guardie, che hanno dominato la partita.
L’inizio della sfida era stata tutta di marca spagnola, con un 5/8 da tre nel primo quarto che aveva spiazzato non poco i serbi (Marc Garcia autore di 4/6 dall’arco), ma da lì in poi la partita è cambiata perché la squadra di coach Vladimir Djokic non si è disunita ed anzi ha iniziato a contrattaccare trovando canestri e limitando gli spagnoli ad un misero 2/17 da tre punti nei restanti tre quarti di gioco. Guduric, Rebic, Apic e Zagorac hanno spinto sull’acceleratore ma è stato Jaramaz a guidare tutti con una doppia-doppia da 19 punti e 10 rimbalzi.
L’ultimo sussulto degli iberici è arrivato con i tentativi della loro stellina Juan Hernangomez, che non sono però bastati contro le troppe bocche di fuoco serbe.

ITALIA

Il passaggio del primo turno arrivato all’ultimo secondo contro la Francia che ci ha permesso di chiudere al terzo posto nel girone, ci ha anche proiettato in un secondo girone davvero complicato dove con Serbia e Lettonia non c’è stato nulla da fare, mentre la vittoria contro Israele è servita a infondere coraggio ai ragazzi di coach Sacripanti che nelle successive due partite sono riusciti a battere nettamente l’Ucraina e ancora gli israeliani nella decisiva partita per ottenere il nono posto finale (77-69).

Individualmente gli azzurri non hanno eccelso: Fontecchio è stato il miglior marcatore con 10.3 punti di media ma non ha mai brillato o guidato i compagni. Laquintana è stato il secondo miglior marcatore con 9 punti seguito da Flaccadori con 6.9. Insomma troppo poco per sperare di fare più strada in questo Europeo, comunque chiuso in modo più che dignitoso.

TOP FIVE

Marko Guduric è stato anche nominato MVP della competizione, guardia dotata di ottimo tiro da fuori ma anche una notevole potenza e prestanza fisica che spesso gli fa dominare gli avversari. È stato il migliore dei suoi in punti segnati (13.4), assist (2.4) e recuperi (2.2) e spesso è stato il giocatore capace di fare giocate spettacolari o importanti per galvanizzare e guidare anche tutti i compagni; con lui, tra i migliori 5 anche il compagno alla Stella Rossa, Nikola Rebic, playmaker che nonostante l’età (classe ’95) ha dimostrato già grande maturità e capacità di gestione della partita, oltre che di ottime abilità nel giocare il pick&roll.
Contro di loro in finale ha giocato con la Spagna Juan Hernangomez, che proprio durante l’Europeo ha firmato il suo primo contratto da professionista con il Real Madrid; un 4 moderno dotato di tiro da fuori per far uscire i suoi difensori ma anche ottimo movimento di piedi per batterli dal palleggio e concludere dentro l’area.
Gli altri due giocatori che chiudono il miglior quintetto sono la combo-guard del Belgio, Emmanuel Lecomte, che l’Italia ha conosciuto bene nella sfida del primo turno, giocatore davvero esplosivo, capace di concludere sia da vicino sia da lontano, oltre che con ottima capacità di attaccare dal p&r; oltre al centro turco Emircan Kosut, centro di 212cm, che ha viaggiato a una media di 10.3 punti, 7.1 rimbalzi e 2.9 stoppate a partita (massimo della competizione), con un 58.9% al tiro da due punti (seconda miglior prestazione dell’Europeo) dimostrando un’ottima mano dalla media distanza.

Chiuso questo capitolo ora tuffiamoci all’Eurobasket delle nazionali maggiori, una grandissima occasione per l’Italia per tornare ad alti livelli nel panorama cestistico europeo.

 

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