LIBERAZIONE.
Nel periodo politico della rottamazione si affermò la vittoria della ideologia della ricchezza che mise fuori gioco tutte le altre; la legge del sistema mercato portò la barbarie nell’economia; la serena convivenza subì un drammatico tracollo e la disperazione dilagava; gli animali si estinguevano; i corsi d’acqua traboccavano; la terra tremava causando macerie luttuose; il clima impazziva; le guerre avvampavano ovunque. Dalla suicida disperazione si salvarono soltanto quelle persone anziane che in gioventù combatterono la lotta di classe e praticarono la solidarietà. I vecchi si organizzarono collettivamente, gestirono diversamente e abbatterono i costi per l’alimentazione, per le tasse, per gli affitti e per le case di proprietà, per le tariffe di luce, gas, acqua e rifiuti, le spese per i mezzi di trasporto individuali. Si riunirono fra loro portando anche i propri animali nelle piccole comunità sociali della vegliarda autodifesa. Scelsero le abitazioni più grandi e confortevoli, vendettero quelle che rimanevano libere e tutto ciò che era diventato un doppione inutile, misero in una cassa comune tutte le loro entrate e tutti i loro risparmi, per ogni settore della comunità elessero i propri rappresentanti. Scoppiò una grande rivitalizzazione: Musica, canti e balli, letture e scritture, filosofiche e artistiche discussioni ed espressioni, elaborazioni politiche, navigazioni in internet, teatro, cinema, televisioni, persino un settimanale di carta stampata. Qualcuno cominciò a maturare l’idea e la speranza, prima di morire, di vedere la rinascita del Partito dei Lavoratori. La vegliarda autodifesa aveva già ottenuto una grande vittoria: la serena agitazione. (Ricordo da un racconto di Rita).
PRIMAVERA
Com’era eccitante
la lotta di classe:
hanno goduto
immensamente
i miei vent’anni.
Ed’ ora
coi sessanta?
Vive sulla neve
ridente primavera.
-Renzo Mazzetti-
(lunedì 13 settembre 2010)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2015/01/27/luigi-roncaglia-presidente/