Magazine Psicologia

La sindrome di Munchausen

Da Paolaromitelli @SitoPsicologia
La sindrome di Munchausen Tra le varie notizie stamattina leggo una notizia così intitolata "Da mamma coraggio ad assassina". Il giornalista descrive: Era ossessionata dai problemi di salute di suo figlio. Tanto da tenere un blog sui progressi e sulla vita del piccolo Garnett Ha fatto credere di essere una madre coraggio, invece lo stava uccidendo. A poco a poco, con dosi letali di sodio nel sangue del bambino.

La signora è affetta dalla Sindrome di Munchausen per procura, una grave forma di ipercura per cui il bambino è sottoposto a continui e inutili accertamenti clinici e cure inopportune conseguenti alla convinzione errata e delirante del genitore che il proprio figlio è malato. 

E' una malattia difficile da scoprire poiché i quadri clinici si presentano come complessi ed i medici fanno di tutto per cercare di scoprire di quale rara malattia sono affetti i bambini. Risulterebbe difficile a chiunque pensare che la madre (93% dei casi) c'entri qualcosa con i disturbi del figlio. Il tasso di mortalità varia dal 6 al 10%, ma purtroppo arriva al 30% in casi di soffocamento o avvelenamento (come è successo al piccolo Garnett).
Mi ricordo una puntata di ER - Medici in prima linea dove c'era il caso di una mamma affetta da questa sindrome. Un modo per diffondere la conoscenza della malattia. Nella puntata il medico pediatra riesce a scoprire che la causa dei male del bambino è la sua stessa madre. Si è arrivati in tempo.
Ma ER è un film. Nella realtà è davvero difficile scoprire che una madre possa danneggiare la salute del proprio figlio in modo anche letale. Spesso è difficile risalire alla cartella clinica completa del bambino, poiché il genitore può cambiare spesso ospedale per paura di essere scoperto. E' un genitore manipolativo e abituato a vivere nella menzogna. Così il tempo passa ed il rischio della tragica fine è sempre più vicino. 
Articolo: La Sindrome di Munchausen per procura
Articolo: Da mamma coraggio a assassina

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog