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La sorella cattiva di Véronique Ovaldé

Creato il 26 aprile 2015 da Dida
La sorella cattiva di Véronique Ovaldé
I dettagli mi portano sempre più lontano di quello che avrei volutoVéronique Ovaldé è la scrittrice del dettaglio. Un dialogo spezzato, il modo in cui la luce entra in una stanza, il ghiaccio che tintinna in un bicchiere, il modo in cui il fumo si spande all'interno di una stanza.Véronique Ovaldé in La sorella cattiva, Minimumfax, parla di momenti, dettagli e piccoli frammenti di vita quotidiana.La nostra protagonista, Maria Cristina, la sorella cattiva, ci viene raccontata da una voce neutra e fuori campo, che prova a consegnare al suo lettore le grandi e piccole comparse che hanno accompagnato negli anni la silenziosa scrittrice. Pigmalioni, coinquiline, case rosa culo, padri assenti e madri fanatiche. Il nostro narratore ci racconta di storie e vite frenetiche, ma immobili e sempre uguali a se stesse. La sorella cattiva di Véronique OvaldéUomini e donne che, incontrandosi e scontrandosi con Maria Cristina in una California liquida e rarefatta, sono perennemente tese verso un attimo, quello della totale felicità, che non riescono ad afferrare.La sorella cattiva non è un romanzo adatto a chi ama le storie dall'ampio respiro, dove ogni personaggio trova la sua voce.E' un romanzo intenso, caratterizzato da una scrittura estremamente fluida ma stratificata, che porta il lettore a interrogarsi e a fantasticare su vite che la Ovaldé va solo ad abbozzare.Man mano che la narrazione prosegue, infatti, i contorni sfumano, i dettagli si intensificano, gli sguardi si chiudono e tutto quel che resta è la minuta, affascinante e indimenticabile figura di Maria Cristina Väätonen: la sorella cattiva.Un romanzo lirico, estremamente affascinante, che abbaglia il lettore come il caldo sole californiano: lo ammalia, lo scalda e solo quando l'occhio si è finalmente abituato a quella luce seducente e rarefatta inizia a far scoprire quei dettagli dove la vita, a sorpresa, rivela continuamente se stessa.Alla prossimaDiana 

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