>>La spaccatura dolce

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Berlusconi ha parlato al consiglio nazionale del PDL, dove dal PDL si è passati a Forza Italia e dal suo discorso si evince che la spaccatura nel PDL annunciata già da ieri non è altro che una spaccatura dolce. Infatti Berlusconi “ha tenuto una porta aperta” al nascente gruppo di Camera e Senato “Nuovo centrodestra” in prospettiva di nuove elezioni politiche o delle elezioni europee della prossima primavera.

Quindi quelli che sono stati definiti in modo beffardo da Berlusconi “cugini d’Italia”, ossia Formigoni, Lupi, Alfano, Cicchitto e altri saranno i futuri alleati di “Forza Italia” come la “Lega Nord” o “Fratelli d’Italia”, alleati che prendono diverse strade ma che poi alle elezioni saranno di nuovo uniti e coesi, insomma la stessa cosa che accade nel centrosinistra tra PD e SEL.

Tutti giochi interni alla politica, interni ai palazzi del potere: si cambiano le posizioni in campo, si scambiano i ruoli di opposizione e maggioranza, il risultato però è sempre lo stesso ossia quello di una classe politica lontana anni luce dal paese reale e dai cittadini, quello di un fallimento di una politica tutta che significa anche crisi della rappresentanza democratica, crisi della rappresentanza democratica che porta ad una condizione di postdemocrazia o di democrazia sospesa.

Aumenta anche la frammentazione del quadro politico: spaccatura nel PDL, spaccatura all’interno di Scelta Civica dopo l’abbandono di Monti, previsione di una spaccatura futura anche per il PD etc. Per quanto riguarda il governo Letta sembra sempre più instabile, “perde colpi” e soprattutto per quanto riguarda il Senato forse si passerà in un futuro non troppo lontano dalle “larghe intese” alle “piccole intese”.