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La stampante 3D che può costruire una casa in 24 ore

Creato il 09 gennaio 2014 da Zero @zeroblogtw

Una stampante 3D che invece di usare il toner usa il cemento può sembrare un’idea folle, invece è il cuore del progetto rivoluzionario che può costruire una casa di 2.500 metri quadrati strato per strato, direttamente sul loco, in un solo giorno.

countour craftingIl professor Bohrokh Khoshnevis, dell’ University of Southern California, sta testando una stampante 3D gigante che potrebbe essere utilizzata per costruire una casa intera in meno di 24 ore, si tratta di una specie di robot gigante montato su un cavalletto altrettanto grande che schizza da una parte all’altra versando cemento ed è guidato da dei computer sui quali è caricato il progetto 3D dell’edificio.
La tecnica di costruzione sarebbe un’evoluzione della tecnologia del Contour Crafting e rivoluzionerebbe il mercato immobiliare dato che ridurrebbe drasticamente il costo della casa e potrebbe essere utilizzata anche in occasione delle emergenze dove serve costruire in fretta e per moltissime persone come dopo il tifone che ha colpito recentemente le Filippine distruggendo la casa di oltre 600.000 persone.

Come funziona Contour Crafting?

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Il sistema Contour Crafting è un robot che automatizza dagli strumenti secolari normalmente utilizzati a mano. Questi sono mossi da un cavalletto robot che costruisce un oggetto tridimensionale. Il robot guida la gru con l’ugello pensile che spruzza calcestruzzo a strati fino a creare le pareti lasciando intercapedini la dove andranno inserite porte e finestre, operazione che ancora va fatta a mano.

“È una soluzione CAD / CAM “, dice Khoshnevis: gli edifici sono ” progettati sul computer e costruiti da un computer”. Con il Contour Crafting spera di generare “interi quartieri costruiti ad una frazione del costo, in una frazione del tempo, in modo molto più sicuro e con flessibilità architettonica che non ha precedenti. ”

La soluzione Contour Crafting produce anche strutture molto più forti rispetto ai metodi di costruzione tradizionali . Una parete in prova resisterebbe ad una pressione di 10.000 PSI (libbre per pollice quadrato) rispetto a una media di 3.000 PSI per un muro normale .

Il sistema potrebbe potenzialmente essere usato per costruire grandi edifici per uffici e persino torri a blocchi. “Si possono avere macchine multi-ugello e anche avere la struttura scalare l’edificio”, dice Khoshnevis.

Saranno tutti i futuri edifici lo stesso aspetto ?

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Una preoccupazione con riguarda l’estetica, tutte le case così predisposte avranno lo stesso aspetto? La preoccupazione non è fondata, dice Khoshnevis dato che ogni edificio può essere diverso, basta cambiare il progetto che guide ail braccio robotico per ottenere case sempre diverse e dato che gli edifici sono stampati con un augello, possono anche essere molto più creativi delle costruzioni tradizionai: pareti curve, caratteristiche esotiche senza incorrere in costi aggiuntivi.

La macchina creerà disoccupazione tra i muratori?

 Le implicazioni di questa macchina legate al mondo occupazionale nell’edilizia sono alcune delle principali preoccupazioni di Khoshnevie e della su squadra e ci ricorda che nel 1900 quasi il 62% di tutti gli americani erano agricoltori mentre oggi meno del 1,5% degli americani lo sono e questo grazie alla avanzata tecnologia ” e quindi non deve preoccuparci un cambio di occupazione pere le persone, d’altronde quello edile è un lavoro molto pericoloso e quindi bene se si riducono gli occupati e li si dirotta verso altri settori.

Quando vedremo i costruttori di robot ?

Sebbene il Contour Crafting sia stato nominato uno dei 25 migliori invenzioni del 2006 dal National Inventors Hall of Fame e il programma Modern Marvels del History Channel è ancora in fase di test quindi pare lontano ancora il momento in cui lo vedremo in azione nelle nostre città.
Attualmente la ricerca è finanziata dalla Nasa con l’istituto CallHeart e lo sviluppo futuro per Contour Crafting è quello di indagare la costruzione di strutture civili moderne, accanto alla costruzione di strutture sulla Luna: di atterraggio, strade, etc.

“Questa tecnologia è come una roccia che abbiamo arrotolato alla cima di una scogliera “, ha detto Khoshnevis al Discover Magazine, “solo una piccola spinta e l’idea rotolerà a lungo da sola”.

tradotto da Zero. Fonte.


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