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La storia di Giorgia: “Io, costretta a scappare da Agrigento”

Creato il 15 febbraio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Ha 19 anni e da qualche mese, grazie a massicce cure ormonali, ha raggiunto il suo sogno: diventare una donna.

Un panorama di Agrigento

Un panorama di Agrigento

Solo che Giorgia ora vuole scappare da Agrigento in quanto persino chi potrebbe darle un lavoro glielo ha rifiutato “perchè non sappiamo cosa può pensare la gente trovandoti qui a lavorare”. Sin da ragazzina si sentiva imprigionata in un corpo che non era il suo: vestiva da uomo, faceva cose da uomo, ma lei si sentiva donna. E oggi ha in effetti i tratti di una donna grazie anche alla sua famiglia che l’ha sempre sostenuta. “Ho avuto la fortuna di avere una famiglia – racconta – che ha prima capito le mie ragioni e poi appoggiato la mia scelta. Anche i miei amici, quelli di sempre, sono rimasti al mio fianco”.

Ora Giorgia vuole fuggire da Agrigento: “Non c’è volta – spiega – che non mi senta osservata e indicata. La gente mi guarda e poi parla sottovoce. Questo succede con gli estranei, ma anche con quelli che si definiscono amici. Purtroppo a volte è più forte di loro: in tanti non riescono ad accettare questa mia scelta. Qualche giorno fa in un locale di Agrigento, un mio amico omosessuale è stato preso di mira da un gruppo di ragazzi che, senza farsi troppi problemi, ha urlato parole volgari e offensive nei suoi confronti. Siamo stati costretti ad andare via”.

Ora Giorgia lancia un messaggio ai ragazzi che vivono la sua stessa situazione: “Anch’io in passato, dopo alcuni episodi di questo tipo, sono rimasta a casa per diversi mesi senza uscire nemmeno per fare la spesa. Poi, grazie alla mia famiglia, ho trovato la forza di andare avanti e di fregarmene di quello che dicevano. La ragazza ha anche provato a cercare lavoro senza successo: “Ho presentato un curriculum in un negozio di abbigliamento di Villaggio Mose’. Mi hanno risposto che non mi avrebbero presa. Qui insomma non è possibile farsi una vita”.

“Il mio sogno è quello di finire il percorso e di avere una vita normale. Avere una casa, avere una persona che mi ami, un lavoro, uno stipendio mio e potermi ‘campare’ da sola. Una vita normale. Con un compagno che mi voglia bene, che non abbia problemi con la mia persona e con se stesso”.

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