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La storia di Nelson Mandela e del Sudafrica, narrata da Lapierre

Creato il 07 dicembre 2013 da Bloggirl

Sono giorni di commozione nel mondo per la morte del padre del Sudafrica, Nelson Mandela. La lotta di Madiba, carcerato per un ventennio perchè dissidente del governo e forte oppositore dell’apartheid, si intreccia alla nascita del moderno stato del Sudafrica.

Ma l’insediamento stabile dei primi “bianchi” avviene attorno al 1652. Pensate, il tutto per un orto e della verdura.

In quel periodo infatti la Compagnia Olandese delle Indie Orientali stabilì il primo insediamento a Table Bay, l’attuale Cape Town. I coloni presero il nome di Boeri, ovvero contadini.

Il motivo, era che i marinai della compagnia, spesso in nave per i lunghi viaggi verso le Indie dall’Olanda per recuperare spezie e merce esotiche, si ammalavano spesso di scorbuto, per via di una dieta poco varia e povera di verdure.
 Così, la Compagnia decise di creare un insediamento in un punto di passaggio, in Sudafrica appunto, per rifornire le navi di frutta e verdura fresche e garantire ai marinai le verdure e le fibre necessarie per ammalarsi.

Così nacquero i primi coloni, da qui seguì una storia di insediamenti, conquiste e conflitti con gli indigeni locali, che vide arrivare la prima vera pace con la scarcerazione di Nelson Mandela e in seguito con la sua proclamazione a presidente del Sudafrica.

La storia la narra un altro grande a cui va il nostro pensiero in questi giorni: lo scrittore e reporter Dominique Lapierre.

Lui a Mandela e alla nascita del Sudafrica ha dedicato un libro bellissimo e prezioso, da avere assolutamente nella nostra libreria se vogliamo capirne di più dei luoghi che visitiamo.

Si chiama “Un arcobaleno nella Notte”, edito da Il Saggiatore e narra proprio di questo.

Lapierre ha passato diversi mesi in Sudafrica per realizzare questa opera preziosa, che con semplicità ed emozione riesce a raccontare una storia difficile e travagliata come quella del Sudafrica, senza risparmiare la crudezza degli eventi e pur rendendola alla fine una storia che spinge alla fratellanza e all’importanza della pace fra i popoli.

Un libro in questi giorni da scoprire, o riscoprire, che spinge al bene e che svela le storie di tante “madri Teresa”, come l’infermiera Helen Lieberman, è una signora bianca moglie di un avvocato molto conosciuto a Città del Capo, che nei momenti più duri dell’apartheid ha rischiato la sia vita per aiutare la povera gente di colore ghettizzata nelle bidonville.

Di Mandela, Lapierre in occasione della presentazione del libro aveva detto: “Sono rimasto colpito dalla straordinaria visione politica che lo animava, è stato un gigante per l’umanità, ma anche la sua grande capacità di perdono. Peccato che oggi non ci sia un Nelson Mandela in Israele e in Palestina perché rappresenterebbe una speranza concreta di pace”.

 

Ciao Madiba, il tuo esempio vivrà per sempre e servirà a renderci persone migliori

 

Dominique Lapierre ha scritto un libro sul Sudafrica e Mandela


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