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La storia dice Rudi Garcia: è sua la terza miglior difesa di sempre al giro di boa

Creato il 18 gennaio 2014 da Simo785

ASR MEMBERSHIP (R. COTUMACCIO) – Stavolta non c’entra Francesco Totti, ma il numero è lo stesso: 10. Sono i gol subiti dalla Roma a girone d’andata chiuso. 10, le reti subite dai protagonisti del reparto arretrato: Federico Balzaretti, Mehdi Benatia, Nicolas Burdisso, Leandro Castan, Morgan De Sanctis, Dodò, Tin Jedvaj, Maicon, Vasilis Torosidis. Quella di Garcia è – con una media a partita di 0,526 gol subiti  – la terza Roma meno battuta della storia. Meglio del tecnico francese hanno fatto solo due personaggi d’autore, sinonimo – anche se indirettamente – di scudetto.

chivucristian

La miglior difesa di sempre, al giro di boa, la vanta Fabio Capello. Stagione 2003-2004, al centro della difesa – oltre a Walter Samuel – fa il suo esordio Cristian Chivu: perno lì dietro, prezioso su calcio da fermo (2 reti su punizione, contro Brescia e Juventus). 7 reti al passivo, media da 0,410 gol subiti a partita, 774 minuti d’imbattibilità per Ivan Pelizzoli (record giallorosso): numeri da scudetto, ma la Roma si piazzerà seconda, dietro al Milan di Andrij Shevchenko.

È il ’74-’75, meglio di Rudi Garcia – ma non di Capello – fa Nils Liedholm: le sue 7 reti subite in 15 giornate, totalizzano una media da 0,460 gol subiti a partita. Con la velocità di Rocca e Peccenini e la solidità del capitano Santarini, quell’anno “il Barone” cerca e trova sicurezze dietro, chiudendo però al terzo posto dietro Juventus e Napoli. 10, invece, sono le reti incassate da Sven Goran Erikkson nella sua prima – e sciagurata – stagione, nel 1984-1985. La media gol al passivo – giocando in un campionato da 15 giornate – è superiore (0,66) a quella stabilita oggi da Rudi Garcia, che si può considerare degno successore – a conti fatti – dei grandi tecnici del passato.

liedholm

A preoccupare l’ex tecnico del Lille, però, è una curiosità: né Capello, né Liedholm, né Eriksson – con tanto di record al passivo – sono riusciti nell’impresa di vincere il tricolore nella stagione in corso. Con una difesa così, però, è certo l’ingresso in Europa, ad oggi – sulla carta – obiettivo dichiarato della Roma. Cifre di gruppo, merito però dei singoli, in grado di regalare – oltre che alla squadra – importanti traguardi anche a loro stessi. Benatia, ad esempio, è il difensore più prolifico nei cinque maggiori campionati europei – in coppia con Seamus Coleman, terzino dell’Everton. A fargli compagnia è Morgan De Sanctis, che – più di ogni altro portiere – ha tenuto la propria porta inviolata in questo campionato (12 volte). La Roma, inoltre, ha subito 53 tiri nello specchio agli avversari in questo torneo (meno di ogni altra squadra) trovando persino una gara senza aver subito alcun tiro in porta – all’Olimpico, contro il Genoa. Quello di Rudi Garcia e della sua difesa, è un dato che – guardando alla scorsa stagione – ne sottolinea l’eccezionalità. Quella di Zdenek Zeman, infatti, alla 19esima giornata di campionato si è imposta come la peggior retroguardia di sempre con 33 reti subite (1,7 gol a partita).


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