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``la strada

Creato il 22 settembre 2011 da Scioui

``LA STRADAQuello che sto per scrivere io è frutto di un avvenimento che avrebbe potuto segnare in negativo la mia vita per sempre.Adesso racconto quello che mi è successo.Agli inizi di settembre,stavo trascorrendo una delle tante giornate alla guida della mia macchina assieme a degli amici.Quel giorno,per varie vicissitudini,non stavo del mio solito umore.Ero cupo,nervoso...E mordevo l'asfalto come non avevo mai fatto.80 km/h,90,100,120...Ero riuscito a toccare i 120 km/h,quando il mio limite prima di allora era stato 100 km/h in una strada extraurbana principale.Ci fermiamo,entriamo in un bar,aperitivo,partita a carte e poi di nuovo verso casa.E ancora la rabbia non mi era passata.E nuovamente 80,90,95,100...120 Km/h.Meno male che-come all'andata-c'erano i dossi che ogni tanto mi ricordavano di rallentare.Arriviamo davanti casa.Decidiamo di fare un salto in piazza,a vedere se c'è qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere.Allora si riparte.La piazza dista dalle nostre case poche centinaia di metri.In macchina ci vogliono pochi secondi.La mia faccia è sempre scura,nervosa...Mi accorgo che c'è una persona che conosco.Alzo la mano destra un secondo,giusto per fare un cenno di saluto.Quel secondo stava per dare una svolta tragica alla mia vita.Chi sta in macchina con me si accorge che sto per prendere una coppia di persone.Il mio disperato giro al volante evita per un soffio la tragedia.Sarebbe bastato un secondo di più di disattenzione.
Ancora ho davanti gli occhi lo sguardo cattivo,di paura e rabbia di quelle persone.Persone che fortunatamente non erano del paese ma che,sicuramente,dopo quel fatto,hanno fatto di me un “pirata della strada”,un criminale,un imbecille.Giudizi giustificati,anche se non veritieri.Quando sei nervoso,chi sta in macchina con te fa casino e non intende finirla,allora la concentrazione diminuisce e il pericolo di tragedie sale.
Rovinarsi la vita per una sciocchezza.Uccidere una persona che non c'entrava nulla con quello che ti era successo.Ma io sono uno di quelli che fortunatamente non ha la “costante” della velocità.Solo quella volta sono andato come un pazzo.Fortunatamente non ci sono state conseguenze.Ma ci sono altri,che purtroppo pensano di stare a Indianapolis tutti i giorni.
Da ora in poi,ci faà compagnia il testo di una canzone degli “883”.Un testo che parla proprio di questo argomento.La canzone si chiama “La Strada”:
“Molti non ci credono,
se glielo racconti ridono,
quando te ne vai ti sfottono,
però è la verità.
Ma quelli che girano,
e che in tanti posti viaggiano,
e che su di lei ci vivono,
sanno che è la verità.”

Chi non ha mai avuto a che fare con persone che ti giudicavano un pilota troppo lento,oppure esageratamente attento alle regole del codice stradale?E quanti si vantano di mordere il traffico,di non rallentare in curva,di sgommare...?Queste persone si considerano fenomeni, “re della strada”.E quando tu accenni a rispondere,quando provi a dire che i tuoi genitori si trovano a lavorare in un ambiente dove ogni giorno entrano giovani con il corpo lacerato a causa di un frontale,di una manovra azzardata,quando provi a dire che vivi in una provincia dove le strade sono oramai dei cimiteri,dove ogni albero raccoglie in sé la vicenda di un ragazzo morto.Vieni giudicato come se fossi un ragazzo di un altro mondo.Come se fossi un diverso.Non ti ascoltano,oppure,on caso contrario,ti rispondono dicendo che hai 20 anni,che se certe cavolate non le fai ora,non le farai mai più.E così “Benvenuto alcohol!!”.E si passa la serata in compagnia di alcohol,fumo e amici.Il guidatore se ne sbatte del divieto al conducente di bere alcolici.Così,ubriachi fradici,ci si rimette alla guida,si corre,la macchina fa la staffetta tra la propria corsia e quella opposta.E capita così,di scontrarsi con un camion,una macchina e un albero.Il conducente muore,gli altri forse si salvano.Ma intanto una vita si è spenta.Una vita che spesso si spegne a meno di 30 anni.E dopo ogni incidente mortale,chiunque viene a sapere dell'incidente comincia a sfornare un vocabolario di cordoglio molto vario: “Poverino”, “Mi dispiace”, “Era così giovane”...Adesso basta!Diciamo le cose come stanno.In oltre il 50% dei casi la morte la si invita a nozze.Posso capire il dolore della famiglia,dei parenti,degli amici della vittima.Ma bisogna anche dire che un po' se l'è cercata.Perchè,bevendo qualche birra in meno e ritardando un po' l'andatura,molte persone sarebbero ancora di questo mondo.Essere giovani e avere la macchina,non significa fare i “matti”.Significa avere testa,tener conto di chi ha più esperienza di te nella guida.
“Ci sono importanti regole.
Non sono scritte dentro un codice”

"Lei è molto capricciosa,
sa essere pericolosa
più quando si è vicino casa
di quanto non lo sia
a continenti di distanza
perchè talvolta l'esperienza
fa avere troppa confidenza,
fa uscire dalla scia.”

Esiste una categoria di guidatori “fantastica”.E' quella dei neopatentati in “carriera”.Stando alla legge italiana,per i primi 3 anni dopo il conseguimento della patente,si ha il grado di “neopatentato”.Dopo la scadenza si ottiene il grado di “patentato”.E allora si comincia a fare sul serio.Nel senso:si sgomma,si accelera e si frena bruscamente,si mette la radio a massimo volume.Perchè ormai pensi di aver acquisito esperienza a sufficienza.Un ragionamento sbagliato.L'esperienza non è mai abbastanza.Basta poco per creare una tragedia:strada bagnata,una volpe che attraversa la corsia improvvisamente...La prudenza non è mai troppa.Se,dopo aver conseguito la patente devi stare attento perchè ancora sei un novellino,dopo un po' di tempo devi fare attenzione ad altri fattori:la sicurezza e l'esperienza che hai acquisito.Perchè quando cominci ad >>avere troppa confidenza>> rischi di <<uscire dalla scia>> comunque.
“Ci sono importanti regole.
Non sono scritte dentro un codice”

“La strada è viva,e comanda sempre lei.
Non sopporta chi la sfida,i superbi e i falsi eroi.
La strada è dura e punisce chi non ha
chiaro il senso basilare di rispetto e umiltà”.

Altra categoria di guidatori “fantastici” è quella che fa della strada il suo campo di gara.Ogni strada cittadina può essere una Montecarlo,qualsiasi strada extraurbana può diventare Indianapolis.E così,può capitare che un giorno metti il piede fuori da casa e vieni investito da una 500 con motore Ferrari(non sono un esperto di motori.Ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente.).Può capitare che decidi di andare a fare un giretto in macchina con la tua ragazza o con i tuoi amici e vieni investito da un “pilota” che guida una Opel Agila con motore ultrapotenziato.Uccidere o restare uccisi non rovina solo chi guida.Rovina una intera famiglia,costretta a piangere la morte di un figlio,di un padre che torna dal lavoro e non vede l'ora di riabbracciare la famiglia...
Conviene fare pazzie di questo tipo,sapendo che i rischi che si corrono sono alti?Penso proprio di no.Per correre ci sono i circuiti predisposti.La strada è per i comuni “mortali”.
“Qui non valgono i nicknames
non ci si può disconnettere
non si può prendere e andarsene
quando il gioco non ci va.
Qui le azioni contano,
qui le conseguenze pesano,
qui alla fine i conti tornano,
che lei non dimentica”.

Avete presente quei videogiochi di macchine dove ti puoi permettere di prendere una vettura,correre e investire i pedoni?Giochi come GTA...?In questo caso ti puoi permettere questo sfizio.Le morti che provochi sono virtuali,non coinvolgi nessuno realmente.Se muori,muori nel videogioco,non nella realtà.Eppure,per molti,la vita reale è una GTA.Solo che cerchi di evitare di investire le persone.E può capitare,che per salvare la vita ad un pedone,ci rimetti la vita.Nel videogioco è GAME OVER,puoi ricominciare quando vuoi.Nella vita reale si vive una volta sola.Giochiamocela bene quest'unica possibillità:
“Ci sono importnanti regole.
Non sono scritte dentro un codice.”

“Strada portaci lontano
a vedere ciò che non abbiamo mai visto e che neanche immaginiamo,
dacic la libertà.
Cercheremo di aver cura,
di farci amica la paura,
che non c'è rotta più sicura,
non c'è mai e mai ci sarà”
.


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