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La strage della verità. Il film di Giordana: come ti cancello la memoria.

Creato il 29 marzo 2012 da Cirano2
Domani uscirà  nelle sale il film: Romanzo di una strage. La verità esiste. la pellicola di Marco Tullio Giordana su Piazza Fontana. Da oggi il blog è a disposizione di tutti coloro i quali non avendo a disposizione gli altoparlanti dei grandi media che da settimane pubblicizzano e strombazzano il film, vogliono provare con una piccola fionda a realizzare, oggi come quarantanni orsono, una cotroinformazione in materia. Già dalla sceneggiatura parte il peccato originale del film basato su un libro che già da anni ha revisionato, edulcorato e riscritto la memoria sulla strage.  Stasera ospito il commento di Fricche, del circolo anarchico Carlo Cafiero, che avendo vissuto insieme agli altri quegli anni ha qualcosa da raccontare e qualche obiezione da muovere.
Coraggio ci tocca di nuovo lottare del resto no se ne può fare a meno!!!!


"Quello di Giordana è un bruttofilm.Non mi interessa discuterlo dalpunto di vista cinematografico anche se, pure da questo punto di vista, faschifo (è lento, a tratti incomprensibile per chi non conosca la storia diPiazza Fontana, disomogeneo: si sofferma su particolari irrilevanti e tralasciaelementi importanti, Mastrandrea recita con una capacità espressiva uguale aquella di un semaforo spento). Sicuramente il peggior film diGiordana.Dal punto di vistastorico/politico il film è preoccupante.Quando ci arrivò la notizia delfatto che Giordana avrebbe fatto un film su Piazza Fontana ispirandosi al librodi Cucchiarelli, io e altri anarchici, ci siamo preoccupati.Cucchiarelli ha fattoun'operazione di revisionismo sulla storia della strage facendola diventare da"strage di stato" a "strage degli opposti estremismi". Iltimore era che, nonostante lo scarso successo editoriale, il libro fornisse labase teorica per un'operazione di riscrittura in puro stile orwelliano.Così purtroppo è stato.La tesi di Cucchiarelli delladoppia bomba (una, a basso potenziale, fatta di gelignite, messa da Valpreda,l'altra, potente, fatta di tritolo, messa dal sosia di Valpreda) si regge su ununico elemento: in uno dei verbali dei reperti rinvenuti in piazza fontanasubito dopo la strage figurerebbe "una miccia", incompatibile con unabomba collegata ad un timer.Dovrei recuperare nei prossimigiorni la copia di tutti gli atti del processo di Piazza Fontana  - sitratta di circa 500 Gb di fogli scansionati - e la prima cosa che andrò avedere sarà proprio questo famoso verbale. La mia impressione è che qualcuno,nel macello di pezzi di carta, corpi umani, arredi della banca, abbia repertatouna corda come possibile miccia e la "sparizione" della micciadenunciata da Cucchiarelli potrebbe essere diventata un "apparizione"di una corda in un verbale successivo.
Per questo motivo, con gli ex del “22 marzo” (il gruppo in cui militava PietroValpreda), che avevano già querelato Cucchiarelli per quanto scritto nel libro,e con Lello Valitutti (che era nella stanza accanto la notte che fu uccisoPinelli in questura) abbiamo incontrato Giordana prima che cominciassero leriprese.
Giordana, ci aveva detto cheCucchiarelli era solo un consulente (peraltro scritturato prima che luiaccettasse la regia) e ci aveva garantito che sarebbe stata rispettata laverità storica relativa alla totale innocenza di Valpreda e alla limpidezza dellafigura di Pinelli. Di più: Giordana ci aveva anche detto che il libro diCucchiarelli sarebbe stato citato alla fine insieme ad una vasta bibliografiasulla strage per cui ognuno avrebbe potuto farsi la propria ideaAvevamo poi risentito Giordana, agennaio scorso, in occasione di una sua intervista rilasciata a Curzio Maltese(sul venerdì di repubblica) in cui sosteneva di credere alla tesi della doppiabomba e lui ci aveva risposto, piccato, che "Sì, anch'io ci sono rimastomale a vedere così semplificato un concetto molto più articolato. Che Valpredapossa aver messo il "petardo" è la tesi di Calabresi, non la mia.Vedendo il film la cosa è evidente. Nel finale giunge a dubitarne perfino lostesso Calabresi, addirittura smentisce questa tesi Federico Umberto D'Amato inpersona." Evidentemente Giordana ha vistoun film diverso da quello che abbiamo visto noi......Veniamo agli elementi"storici" che il film propina. Innanzi tutto glianarchici.  Che risultano *tutti* infiltrati di guardie e fascisti. Nonsolo Andrea Politi (Salvatore Ippoliti) e Mario Merlino al 22 marzo, ma ancheAnna Bolena (Enrico Rovelli) e Nino Sottosanti al Ponte della Ghisolfa. Pinellistesso non è "limpido": paga un fascista per farlo testimoniare,mente riguardo i suoi alibi per le bombe del 25 aprile, pensa che Valpredapossa aver messo le bombe, si insinua che prendesse soldi da Feltrinelli, vieneaccreditata la falsa storia dell'espulsione di Valpreda dal Ponte dellaGhisolfa. Oltretutto il fermo illegale di Pinelli per tre giorni viene motivatocon una soffiata di Enrico Rovelli secondo cui Pinelli avrebbe saputo qualcosadella strage. Così non è neanche colpa della polizia. Anche dal punto di vista“politico” gli anarchici vengono trattati da poveri coglioni, utili solo ad esseremessi in mezzo per colpire qualcun altro. Il motivo della strage sarebbe statoquello di “incastrare Feltrinelli” e maramaldescamente viene fatto affermareproprio a Pinelli.E’ da notare che queste tesierano propagandate da una certa sinistra gruppettara (e tracce ve ne sono –purtroppo - anche nel libro “la strage di stato”) che si guardò bene dalpartecipare al funerale di Pinelli (cui andarono solo gli anarchici) perchéimpegnata in un’assemblea sul problema delle tasse universitarie.  Calabresi viene invecesantificato. Gli viene attribuito un ruolo di commissario "buono" efuori dagli schemi che non ha mai avuto in vita. Anche l'infame risposta aLicia Pinelli che gli chiedeva notizie di Pino viene giustificata. L'assenzadalla sala al momento dell'interrogatorio ed il fatto che Lello Valitutti nonl'abbia visto recarsi nella stanza di Allegra, viene spiegata con il fatto cheCalabresi, andato nella sala telex, avrebbe dichiarato il falso perchèordinatogli in ossequio alla "versione ufficiale". Nello stesso modovengono spiegate le imbarazzanti contraddizioni di Panessa e le dichiarazionidi Guida subito dopo l'omicidio di Pino.Tutta la controinformazione poi,non è frutto di una mobilitazione collettiva, ma è opera di pochi giornalisti(la Cederna su tutti), a gloria imperitura del partito di Repubblica, che è ilvero mandante dell'"operazione Calabresi".Anche la strage non è più"di stato". Ci sono magistrati "buoni" (Paolillo - non acaso interpretato da Locascio, il "buono" per eccellenza dei film diGiordana -, Stitz, Biotti), pezzi dello stato "sani" (su tutti AldoMoro, altro "santo"). Perfino Valerio Borghese ne esce pulito.La doppia bomba viene presentatacome verità indiscutibile, non come un’invenzione di Cucchiarelli di 4 anni fae di cui nessuno aveva neanche mai ipotizzato l’esistenza fino al giorno prima. La strage così diventa, una strage anarcofascista sostenuta da pezzi dei servizi deviati. Tesi questa ancora più arditadella riscrittura operata dalla magistratura che dà la colpa ai soli fascisti(ed ai soliti servizi deviati).Senza farla troppo lunga, ilproblema è l'effetto che questa storia farà su una coscienza collettiva chepensa che la bomba a piazza fontana l'abbiano messa le brigate rosse.Per fare una valutazione correttaè opportuno aspettare i dati d'incasso dei primi due weekend, anche se ilbattage pubblicitario che gli stanno facendo, grazie alla partecipazione tra iproduttori di Rai Cinema e le conseguenti ospitate nelle varie trasmissionitelevisive, fa temere che molte persone lo andranno a vedere." 
Fricche

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